Calcio italiano

Calcagno (AIC): «Le risorse vanno distribuite»

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Le parole del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Umberto Calcagno agli Stati Generali dello Sport

Il presidente dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), Umberto Calcagno, è intervenuto nel corso dell’evento ‘Stati Generali dello Sport – Lo sport tra riforme e sostenibilità‘, organizzato da Adicosp (Associazione Direttori e Collaboratori Sportivi) e in collaborazione con l’università di Teramo. Di seguito le sue parole.

«Riforma e sostenibilità sono ragionamenti che devono partire dalle norme, dai controlli, oggi più che mai, parlando di sostenibilità, dobbiamo parlare di regole. Il Covid è la pandemia non ci hanno aiutato, ma è il momento di redistribuire meglio le risorse a nostra disposizione, soprattutto verso il basso.

L’Inghilterra è il nostro punto di riferimento, so che forse non è applicabile ma evidenzio che chi prende meno in Premier prende tre volte di più del suo corrispettivo italiano in A: questa è una chiave per alzare l’appeal, per far sì che ci sia una competitività differente.

In Inghilterra hanno capito l’importanza della piramide, di finanziare un sistema che dà poi un prodotto, del sostengo. Si parla molto di mission qui, c’è poi da capire se queste siano state funzionali. Il mondo del calcio, pur nella sortire dell’articolo 2 del ’91 che faceva sì che fossero le federazioni a decidere chi fosse professionista, ha visto la federazione usare in modo responsabile il tutto, ma si perdono poi occasione esterne, come il PNRR che ha dato solo briciole allo sport: in modo diverso, si sarebbero potute risolvere tante criticità.

Ora mi auguro che il mondo dello sport sia capace di prendere queste risorse e prendere queste novità come un’opportunità».

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