Il bomber del Catania parla a fine gara della complicata situazione dei rossazzurri

Tanta sfortuna, ma anche molte amnesie per questo Catania, uscito dalla sfida con lo Spezia con un punto che lo lascia in piena zona retrocessione. Intercettato ai microfoni di CalcioNews24.com nella “mix zone” dello stadio Angelo Massimino, l’attaccante del Catania, Emanuele Calaiò, parla della sfida contro i liguri e del suo gol che ha evitato agli etnei il secondo capitombolo interno consecutivo: «Non è facile commentare una gara un po’ stregata, ma abbiamo sbagliato anche noi a non chiuderla quando ne avevamo l’occasione, lasciando il match sempre in bilico. Abbiamo commesso l’errore di abbassarci troppo, permettendo loro di prendere coraggio. Certamente ci manca un pizzico di fortuna, dato che ultimamente tutto ci gira male. Non possiamo comunque nasconderci, ci abbiamo messo anche del nostro. Vedi gli errori di Sciaudone a Bari e di Gillet oggi, ma non bisogna dimenticare il palo di Ceccarelli. Non voglio dare colpe a nessuno. In questo momento siamo penultimi e dobbiamo lottare per tirarci fuori. C’è evidentemente anche un problema fisico e mentale. Adesso è cambiato il preparatore atletico, ma Neri non può fare miracoli. E’ arrivato qui da poco, anche se a Bari non ho visto la squadra fisicamente a pezzi, anzi potevamo vincere. Ora bisogna farlo a Modena. La Serie B è un campionato strano, un terno al lotto. Se oggi avessimo vinto si andava a Modena sbloccati dal punto di vista psicologico. Dover sempre vincere per forza non è facile».

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo