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Milan, parla Calabria: «La mia crescita è solo merito di Gattuso»
Il terzino rossonero commenta l’impatto di Piatek e Paquetà in Serie A: «Sono ragazzi genuini, sono arrivati con voglia di lavorare»
Davide Calabria ha rilasciato una lunga intervista a MilanTv.
SULLA VITTORIA CON ‘ATALANTA – «La partita di Bergamo è stata fondamentale contro una diretta concorrente. Ci sono state diverse partite dove potevamo allungare e non ce l’abbiamo fatta, questa volta ci siamo riusciti con un’ottima prestazione, contro una squadra che stava facendo un trend positivo come noi, battendo squadre di livello come la Juventus. E’ stata un’iniezione di fiducia e qualcosa di molto positivo per la classifica».
SU PIATEK E PAQUETA’ – «Sono ragazzi genuini, sono arrivati con voglia di lavorare, non hanno mai preteso niente, danno sempre il 100% e in partita si vede, si sono adattati dal primo minuto in cui sono entrati nello spogliatoio. Se a Bergamo Kris non avesse segnato quel gol fantastico non sappiamo come sarebbe andata la partita, ha dato la svolta. Sono due ragazzi fantastici».
SU CONTI – «E’ sempre meglio in grandi squadre avere due giocatori che possono dare tanto, poi dipende dai periodi di forma. Ho giocato con lui insieme in Nazionale, lui faceva il terzino e io il quarto di centrocampo, ci invertivamo senza problemi. Con la Fiorentina il mister mi ha messo mezz’ala, ruolo che ho già fatto, anche con la Juve. E’ una cosa su cui si può lavorare, in quale spezzone di partita possiamo essere sfruttati anche entrambi sulla stessa fascia. Ho giocato anche a sinistra, non è il mio ruolo naturale ma posso benissimo adattarmi, se ci sarà l’occasione non avrò problemi ad adattarmi di là».
SULLE DIFFERENZA TRA GATTUSO E MONTELLA – «Non potevo chiedere di più nell’ultimo anno col mister, ho avuto anche un exploit. Con Montella avevo iniziato a giocare quasi sempre, poi ho avuto un infortunio abbastanza grave alla caviglia. Con Gattuso che lavora molto sulla linea difensiva e i risultati si stanno vedendo, come giocatore e come uomo all’interno della squadra mi ha dato tanto e potrà darci ancora tanto».
SU MIHAJLOVIC – «Siamo partiti con Gigio fisso in squadra ed io ero un gran punto di domanda. Iniziai con loro il ritiro ma c’erano delle squadre che mi cercavano. Ero partito molto forte, mi impegnavo al 2000%, il mister mi ha notato e dopo un’amichevole mi ha detto che mi avrebbe tenuto. Da lì è iniziato tutto questo, potevo andare in prestito, invece il mister mi ha dato fiducia e mi ha tenuto in rosa».
SULLA DIFESA DEL MILAN – «Abbiamo trovato i giusti meccanismi, soprattutto difensivi, all’andata avevo la febbre, ero uscito cotto. Possiamo cambiare gli interpreti ma i movimenti della linea difensiva sono sempre quelli, credo si sia visto soprattutto nell’ultimo periodo, la fase difensiva ci ha portato tanto».