2018
Cairo, obiettivo Europa League: «Non lo dico per scaramanzia. Zaza? Ci aspettiamo di più»
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha fatto il punto della situazione in casa granata. Da Mazzarri a Zaza, passando per gli obiettivi finali
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha ricevuto a Piacenza la Coppa d’oro. In attesa un giorno di tornare a giocarla, la Coppa e magari, di alzarla. Il numero uno granata ha parlato alla Gazzetta dello Sport a margine dell’evento e ha detto la sua sul momento del Toro e su una stagione, appena iniziata, al di sotto delle aspettative: «Non ho fissato un obiettivo non perché non ne abbiamo, avendo fatto anche investimenti importanti, ma preferiamo non dirlo per scaramanzia: procediamo partita per partita e vediamo dove saremo arrivati alla fine del girone d’andata, per fare un bilancio, darci un obiettivo più attendibile e cercare di ottenere i migliori risultati possibili. Ma abbiamo eccome degli obiettivi».
Cairo ha parlato bene di Mazzarri, che «ha schierato un buon Toro a Bergamo contro l’Atalanta, un Toro volitivo e voglioso di far bene» e ha ‘bacchettato’ Simone Zaza, uno degli acquisti estivi che non ha ancora reso al meglio: «Deve ritrovare la condizione fisica per darci quello che noi ci aspettiamo da lui, è per questo che lo abbiamo preso. Il giocatore di adesso non è ancora lo Zaza che io penso possa fare bene al Toro. Non conta quanto giochi ma come: in 7 minuti puoi fare anche 3 gol». Per Cairo il campionato è ancora lungo e c’è tutto il tempo per recuperare qualche punto perso «anche immeritatamente contro Udinese e Roma». Magari grazie a un Parigini in più: «Mi ha fatto piacere vederlo in campo, è entrato bene, volitivo e voglioso. È con noi da sempre, credo che prima lo avesse cercato anche la Juventus ma noi lo abbiamo preso da ragazzino e abbiamo sempre detto di no a chi ce l’ha chiesto. Anche Djidji mi è piaciuto».