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Torino, Cairo alza la voce: «Entrato nel calcio perché mi dà passione, ora intervenga il governo. Il centro sportivo del Toro…»

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Urbano Cairo alza la voce, il presidente del Torino ha parlato sulle difficoltà che il calcio sta attraversando, aneddoto anche in chiave granata 

Urbano cairo alza la voce e punta i tacchi. Intervenuto nel corso dell’evento Gli Stati generali del calcio italiano, il patron del Torino ha cercato di palesare alcune delle difficoltà che l’attuale panorama calcistico italiano si trova costretto a fronteggiare. Le sue parole appaiono come una mano tesa nei confronti del governo, restio – poiché forse imbrigliato da un falso mito simil populista – ad aiutare il movimento in maniera diretta.

Ma non solo, sul palco di Trento il numero uno granata ha sintetizzato anche la sua passione nei confronti dello sport più seguito in Italia. Citando proprio la passione, quale motivo che l’ha spinto ad entrare nel sistema, ormai quasi quattro lustri or sono. Pensiero finale anche per i più giovani calciatori, bacino di utenza privilegiato degli sforzi delle società secondo l’imprenditore alessandrino, che cita anche il centro sportivo Robaldo (quartier generale delle giovanili del Torino attualmente in costruzione) ad avvalorare la sua tesi. Di seguito un estratto delle dichiarazioni rilasciate da Urbano Cairo.  

URBANO CAIRO – «Basterebbe semplicemente che al calcio venisse dato quello che è un suo diritto avere. C’è un decreto crescita che è vale per tutti, beh allora perché no per il calcio. C’è un decreto dignità, dove lo stato ha qualcosa come miliardi globali di scommesse, beh perché non avere una piccola parte anche per il sistema calcio? Il calcio non deve avere degli aiuti in più, ma per lo meno avere quelle cose che gli spettano.Ricordo quando sono entrato nel calcio un po’ di anni fa…ricordo che sono entrato perché il calcio nella mia vita mi ha sempre dato molta emozione. Il calcio è qualcosa che è veramente speciale, che dà emozioni a tutti. Veramente coinvolge la gente…a volte in maniera perfino straordinaria. Come quando vinci l’Europeo nel 2021 piuttosto che il mondiale nel 2006.

Il calcio è qualcosa che ha un valore notevole per l’emozione che dà come per l’aspetto sociale, che è importantissimo per i nostri giovani. Anche noi (come Torino, ndr) stiamo cercando di investire sempre di più nel settore giovanile, facendo un centro sportivo (il Robaldo, ndr) che sarà pronto a brevissimo ed investendo sempre di più. Credo che il calcio non dovrebbe più avere quella immagine per cui i politici in maniera populista non vogliono dare al calcio nulla perché se lo facessero chissà poi la gente cosa direbbe. Il calcio alimenta comunque una passione per chi lo segue, che sono più della metà degli italiani, che credo che in qualche modo vada aiutata. Come quando ci sono momenti di difficoltà come è stato per la pandemia».

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