2017
Cairo tiene stretto Belotti: «100 milioni e parte. Sempre che lui voglia»
Il Torino di Urbano Cairo passa necessariamente dalla sua storia e da Andrea Belotti: passato e presente si mescolano per garantire un futuro di vittorie per i tifosi granata
Urbano Cairo adesso si gode il suo Torino dopo anni veramente travagliati. Il presidente racconta del suo passato lontano dal calcio quando, dopo gli studi, ha iniziato a lavorare con Berlusconi, poi si sofferma su quando Chiamparino lo coinvolse nella trattativa per il Toro. Lo prese che era fallito, a fine stagione venne promosso in Serie A. Per il presidente il Torino è qualcosa in più di una semplice squadra: «Il Torino e i suoi tifosi hanno una componente romantica unica. Sanno gioire e soffrire, la storia nostra è meravigliosa e terribile». Nulla è impossibile secondo il patron dei granata e quindi continua con passione a guidare il Torino sperando in qualcosa di positivo anche se, ammette, le componenti economiche fanno la differenza. I sogni di Cairo non erano facili da realizzare, afferma oggi il presidente, che però è contento del lavoro di scouting dei suoi: «Siamo bravi a cercare talenti. vedi Immobile o Cerci o Glik. Molti sono andati via perché chiamati dalle big ma poi vorrebbero tornare. Belotti? Non so se andrà via, ma siamo stati chiari, chi offre cento milioni può prenderlo. Poi lui potrebbe dire anche “Non parto” e quindi potrei trattarlo pure meglio». Puntare su chi conosce il calcio italiano è il leitmotiv del Torino, l’esperienza con Mihajlovic è buona ma anche con Ventura c’è stato un ottimo feeling, tanto che Cairo ammette di aver cambiato il suo modo di vedere il calcio dopo aver lavorato con l’attuale ct dell’Italia. Infine a Il Corriere dello Sport fa coming out e dice di sognare Federico Chiesa nella sua squadra e poi conclude parlando del futuro del Torino: «L’obiettivo deve essere continuare a crescere, ovvero andare in Europa o cercare di vincere una Coppa Italia, che ci manca da tanti anni».