2017

La Lega Serie A si rinnova: ecco il «Lodo Cairo»

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L’intervento di Cairo ha rasserenato gli animi all’interno dell’Assemblea di Lega, aprendo la possibilità a una nuova strada verso il cambiamento del calcio italiano

L’assemblea di Lega Serie A, riunitasi ieri, se non è riuscita a designare il nuovo Presidente, quanto meno ha abbozzato a un cambiamento che potrebbe risultare decisivo. Il piano preparato dai nuovi alleati Agnelli-Lotito – con l’elezione di un “presidente-ponte”, fino a quella di due consiglieri federali e nove di Lega – non ha portato i frutti sperati. La tensione per il mancato successo ha reso gli animi molto inquieti, ma la situazione si è poi decisamente rasserenata con l’intervento dell’attuale presidente del Torino, Urbano Cairo, che è stato il decisivo ago della bilancia. Il discorso di Cairo è stato, essenzialmente, incentrato sulla ferma convizione di dover agire tempestivamente sulla riforma, prima ancora che sui nomi; e, gradatamente, tutti i presenti hanno condiviso il suo messaggio.

I principali punti intorno ai quali si è accesa la discussione sono stati i seguenti: la riduzione del peso all’assemblea e l’aumento delle responsabilità affidato al Consiglio, il paracadute fissato a quota 60 milioni, l’aumento dei ricavi della parte fissa per ciò che concerne i diritti televisivi e, infine, la riduzione del numero di consiglieri. L’intervento di Cairo ha allontanato possibili spunti di acceso dibattito, cercando di concentrare l’attenzione su due punti precisi: la valorizzazione del prodotto italiano all’estero e la possibilità che sia direttamente la Lega a gestire i diritti TV. Il Lodo Cairo, così è stato definito, potrebbe aprire, allora, una nuova strada per il calcio italiano verso l’innovazione.

 

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