2015
Cairo: «Dovevo cedere Immobile e Cerci»
Il presidente del Torino parla poi di investimenti ed accusa Lotito
Intervenuto ieri ospite ai microfoni de “La Domenica Sportiva” su RAI 2, il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato nel corso della trasmissione di tutto e di più. Argomento principale la fin qui ottima stagione dei granata (nonostante la sconfitta di ieri contro l’Udinese), ma anche il calciomercato, a partire dall’addio in estate di due pezzi da novanta come Ciro Immobile (finito al Borussia Dortmund) e di Alessio Cerci (fino all’Atletico Madrid e quindi in gennaio al Milan). Cairo ha provato a svelare anche qualche retroscena.
I RETROSCENA GRANATA – Così Cairo: «Immobile doveva rimanere con noi un altro anno per consolidarsi, ma voleva andare via e la metà del suo cartellino era della Juventus, che voleva vendere, quindi mi sono ritrovato tra due fuochi: il giocatore e i bianconeri. Cerci? Ventura lo stimava tantissimo, magari proprio per questo motivo mi ha consigliato di lasciarlo libero, ma per lui fino all’ultimo non c’erano offerte». Capitolo progetto: «Ventura è il tecnico adatto a noi, che abbiamo un progetto diverso da altri. Mi danno del tirchio? Io ho speso quanto ho incassato, ma se parliamo di giocatori che costano 15 milioni e noi ne incassiamo 50, allora non si può fare». Stoccata finale al numero uno della Lazio Lotito: «Lui non è il “deus ex machina” del calcio italiano, non sono d’accordo con lui sulle dichiarazioni riguardanti il Carpi: ben vengano anzi in Serie A». Davide può battere Golia.