2009
Caiola: “Ancelotti? Contro l’Arsenal è decisiva per lui…”
Daniele Caiola, giornalista di Sky Sport, ha parlato oggi ai microfoni di Mojito Futbol Club, trasmissione in onda sugli 89.300 di Radio Manà Manà . Caiola ha espresso una serie di pareri a tutto tondo sulle situazioni più delicate riguardanti alcuni allenatori. Non allenatori qualunque, come Carlo Ancelotti: “Contro l’Arsenal è decisiva per lui ma anche per l’Arsenal, che non è più una squadra di soli giovani e deve dimostrare di essere cresciuta sotto tanti punti di vista. Inutile dire che, dopo tutte le vicissitudini legate a Wilkins, per Ancelotti il derby di lunedì prossimo vale tantissimo. Non so se a fine stagione deciderà di andare alla Roma. Per i giallorossi una cosa è certa: il contratto di Ranieri è stato congelato e quindi il prossimo anno la Roma non ha ancora un allenatore sotto contratto. La cosa incerta invece è in che mani andrà a finire la società “. Ma la specialità di Caiola è il calcio spagnolo ed è inevitabile che il discorso alla fine cada su Mourinho e il periodo “ambiguo” che il tecnico portoghese sta vivendo in riva al Manzanares: “Mi sembra che Mourinho in Spagna stia bruciando le tappe rispetto a quando è venuto qui. Da noi il silenzio stampa lo indisse verso febbraio e stava in Italia già da un anno e mezzo. In Spagna ci ha messo pochi mesi a mandare avanti il suo vice nelle conferenze stampa. Questo contrasto con Valdano è assolutamente incomprensibile e l’ha reso ancora più impopolare. Così come tutta la pantomima delle espulsioni ad Amsterdam e la polemica con Preciado, un allenatore che generalmente è considerato un po’ come il Mazzone spagnolo. Il tecnico dello Sporting peraltro ha una storia personale fatta di gandi tragedie, perciò è normale che la gente lo appoggi“. Dopo il match contro il Siviglia Mourinho si è lamentato parecchio dell’arbitraggio, una cosa abbastanza inconsueta per le merengues, abituate tradizionalmente (almeno nella credenza popolare) a beneficiare dei favori arbitrali. Josè, si sa, sceglie sempre di andare in controtendenza. Cerca sempre di rovesciare i termini. “Io credo che stia segendo sempre la stessa strategia di quando allenava il Porto, il Chelsea o l’Inter: sta cercando di creare la solita situazione di assedio, quel tutti contro di noi che tanto gli è servito nelle altre situazioni precedenti, ma che invece sta dimostrando di non attecchire al Real Madrid. Mentre all’Inter aveva trovato le condizioni ideali, visto anche che i tifosi nerazzurri sarebbero stati disposti a morire per lui, al Real non tutti i giocatori e neanche tutti i tifosi sono convinti di questo modo di fare. Tra i giocatori ad esempio cito Sergio Ramos. Sugli arbitri in Spagna a volte è strano: se incontri l’arbitro catalano che vuole farti del male, quasi sempre ci riesce”¦“.