Calcio italiano
Cagni: «Caso scommesse? Non sembra finito a Fagioli, Tonali e Zaniolo»
Gigi Cagni, ex allenatore, ha parlato in esclusiva a juventusnews24 del caso scommesse, ma non solo. Le sue dichiarazioni
Gigi Cagni, ex allenatore, ha parlato in esclusiva a juventusnews24 del caso scommesse, ma non solo. Le sue dichiarazioni.
Che idea si è fatto sul caso scommesse?
«Non sembra finito a Fagioli, Tonali e Zaniolo. Non entro in merito perché le cose bisogna saperle, ma mi dispiace molto per questi ragazzi. Da giovani abbiamo sbagliato tutti e questo è un errore grave. Nessuno si preoccupa di informare e loro non si informano. Da giocatore quando firmavo il contratto mi ricordo che c’era scritto che non potevo, ad esempio, andare in scooter, giocare a tennis, fare sci nautico. Io queste cose le leggevo e sapevo che non potevo farle, oltre alle scommesse. Oggi invece ai giovani bisogna insegnare come si fa il professionista fin dai settori giovanili. Ai miei tempi si faceva, ora no. E si sbaglia. Hanno commesso una leggerezza, non sono mica delinquenti. Però un professionista deve sapere cosa vuol dire esserlo. E deve leggere il contratto che gli viene fatto il procuratore. Per me sia i procuratori che gli allenatori dei settori giovanili hanno delle responsabilità. La prima cosa da insegnare nei settori giovanili non è giocare a calcio, ma come si fa il professionista e il rispetto delle regole. Si dà tutto per scontato, ma non è così».