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Cagliari, Zola: «Contro il Sassuolo mi aspetto questa partita. Vi racconto un aneddoto con Ranieri»
Il Cagliari si prepara allo scontro diretto contro il Sassuolo. Ecco le dichiarazioni di Gianfranco Zola a riguardo
Gianfranco Zola, ex bandiera del Cagliari, è stato ospitato dalla trasmissione di Radiolina “Il Cagliari in Diretta” e ha parlato di diversi argomenti.
FORMA FISICA – «Sto bene. Il segreto della mia forma? Nessuno, giuro. Aiuta il sole sardo ma parliamo di calcio dai (ride ndr)».
CAGLIARI – «Stavo guardando la situazione di incorci e di scontri diretti ed è un casino. Il Cagliari ci arriva dopo la sconfitta con il Milan. C’è da dire che loro erano super motivati data la situazione, il Cagliari ci arriva da una brutta sconfitta che ci poteva stare. Il Cagliari ha la fortuna di sfidare la Fiorentina in casa all’ultima, poi loro dopo pochi giorni hanno la finale di Conference. Questa è una cosa positiva. Sassuolo? Partita difficile ma il Cagliari ha 2 risultati su 3 mente il Sassuolo è all’ultima spiaggia. Questo può essere un vantaggio anche perchè hanno un allenatore che sa come fare».
RANIERI – «L’ho avuto in due fasi importanti come l’inizio a Napoli, quando stavo iniziando e mi ha aiutato dandomi fiducia quando ne avevo bisogno. Poi l’ho avuto alla fine, gli ultimi due anni al Chelsea, l’ultimo è stato il più importante per me. Considerando tutto è l’anno in cui ho fatto meglio. Io l’ho visuto in due fasi in cui ho potuto apprezzare la persona e l’allenatore. Questo mi da delle garanzie per il Cagliari. Classe? Mah, a me quando partono i 5 minuti partono, lui è diverso. Vi potrà dire lui (ride ndr). E’ una persona molto elegante e bilanciata, si fa apprezzare sia per le doti d’allenatore che per quelle umane».
ESSERE ZOLA/RANIERI IN QUESTO CACLIO – «Ognuno dev’essere se stesso. Mi rendo conto che a volte non è così date le situazione ma in quei momenti la si fa la differenza, stando con i piedi per terra e comportandosi come ci si deve comportare. L’ho imparato nella mia carriera e anche da lui».
ANEDDOTO – «Una volta mi arrabiai con Ranieri, gli chiedo scusa. Mi fece giocare in coppa e poi non pochi giorni dopo in campionato con il Tottenham. Ero così arrabbiato che tirai tutti i palloni e lui interruppe l’allenamento. Poi ci spiegammo, era la frustazione a farmi fare certe cose perchè volevo giocare ed essere protagonista. A volte alcuni giocatori hanno bisogno di sentire l’autorità dell’allenatore anche se non si deve eccedere, facendolo tanto per farlo a sproposito».
PARTITE DECISIVE – «Ognuno vive la settimana in modo soggetivo ma queste partite le sentono tutti, ti giochi 10 mesi di lavoro. Dipende da te come reagisci, alcuni si caricano mentre altri la soffrono. Quando sei un giocatore con un buon livello queste partite ti aiutano, ti fanno entrare nel momento che conta e con l’atteggiamento giusto».
GIOCATORI CHE TI STUPISCONO TRA I ROSSOBLU’ – «Mi piace molto Gaetano, era quello che serviva al centrocampo del campo, porta qualità. So che è del Napoli ma mi piace».
IL GIUSTO MIX IN UNA SQUADRA – «Per me in una squadra serve il giusto mix di esperti e giovani, lo dico per la mia esperienza tanto da allenatore quanto da giocatore. Se penso alle squadre che ho allenato, hanno fatto bene con il giusto mix d’età. Io giovani stimolano i più esperti ed imparano dai più anziani».
UNO ZOLA OGGI – «Difficile, i moduli ormai sono diversi, ora prevolgono 4-3-3, 4-4-32 e 3-5-3. Per questo i trequartisti si devono adattare mezzala o esterno. I fantasisti prima facevano altre cose, gli si chiedeva di risparmiarsi e la squadra gli portava la palla in alcune zone. Ora devono fare cose diverse che hanno formato tipologie di giocatori diversi. Onestamente ci penso se sia una questione di scuola ma penso che questo sia il nocciolo del problema».
PARAGONE GOL VIOLA/GOL ZOLA CON LA JUVE – «Bellissimo gol, da me non se l’aspettava nessuno e contro al Juventus. Fa piacere il paragone, anche il suo è stato un bellissimo gol. Nel cuore tengo quel gol perchè so quanto la gente ci tenesse e perchè non meritavamo lo svantaggio. Ne ricordo anche altri con la Roma. Ogni tanto ricordo a Buffon che gli ho fatto gol di testa, quando lo faccio non è molto felice (scherza ndr)».
TORRES – «Io sono il vice presidente della Lega Pro e stiamo lavorando per aiutare la categoria. Playoff? Grande merito a squadra, allenatore, società ed al presidente Pinna. Stagione straordinaria, penso che tutto quello che verrà sarà un bonus ma non fraintendete quello che dico. Sarebbe giusto che la vivessero in questo modo, per me è come se avessero già vinto. Spero possano portare ai playoff quello che hanno fatto in campionato».
SASSUOLO-CAGLIARI – «Inizialmente sarà una partita contratta, entrambe sanno dell’importanza della gara. Dovranno prepararla bene ed essere lucidi ma mi aspetto una partuta inizialmente nervosa, spero nell’esperienza di alcuni giocatori e del mister».
PROGETTI – «Sono contento di tutto quello che sto facendo anche con la Lega Pro, per loro e per tutto il calcio italiano. E’ un luogo straordinario per i nostri giovani, per me è stato uno spazio per crescere. Mi piace parlare di calcio con Prime in CL, si parla in modo giusto e tecnico lì. Il campo? Mi piace vederlo da fuori per ora».