2015
Cagliari, Zola: «Sarà fondamentale fare la partita»
Il tecnico dei sardi: «Quando conduciamo, siamo una squadra»
Giornata di conferenza stampa per Gianfranco Zola. Il tecnico del Cagliari si è presentato oggi in conferenza stampa, prima della gara contro l’Inter di domani sera, presentando la sfida con i nerazzurri. Ecco le parole di Zola riportate dai colleghi di ‘Cagliarinews24.com‘: «Dal punto di vista fisico la squadra ultimamente ha dimostrato di stare bene, al di là dei risultati. Dà fastidio arrivare a una partita importante come quella di domani e trovarsi dei punti interrogativi come le condizioni di Sau, Capuano ed Ekdal. Dall’altra parte c’è l’Inter che ha giocato una partita faticosa giovedì, siamo sulla stessa barca. Domani ce la giochiamo con la convinzione di essere in buona salute. Vedendo i ragazzi in settimana posso dirlo con certezza. Ci troveremo davanti una squadra dal potenziale importante, non credo che al momento si esprima al 100%. Dovremo fare una gran partita».
FONDAMENTALE FARE LA PARTITA- Sull’atteggiamento della squadra, Zola parla così: «Sono contento di giocarla, credo che arrivi in un buon momento. Sarà fondamentale fare la partita, cerchiamo di farlo sempre. Quando conduciamo noi siamo una squadra, quando come a Torino l’avversario ci schiaccia un po’ facciamo più fatica. Dovremo cercare di avere il controllo del gioco e forzare l’Inter a giocare come è meno pronta a fare. Sarà la chiave della partita».
GIOCA CHI STA MEGLIO- Sulla formazione: «Diakitè? Sta facendo progressi enormi, ha grande esperienza e personalità. Però dal punto di vista fisico non è ancora del tutto pronto, Anche Husbauer continua a migliorare ma ancora non è al livello dei vari Conti, Crisetig, Ekdal e Donsah. Meriterebbe per l’attitudine che mostra in settimana, e giocare gli farebbe bene. Però in questo momento dobbiamo puntare su chi sta meglio, non abbiamo tempo per fare esperimenti».
INFERMERIA- Qualche parola anche sugli infortunati: «Ekdal è un giocatore importantissimo per noi, dovremo valutarne le condizioni per via di questa influenza. Se potessi infondergli infondere un po’ del mio sangue lo farei, chissà come sarebbe il mix sardo-svedese. Il modulo? Devo solo decidere se giocare con una mezza punta e due attaccanti o viceversa. Dipende molto anche dalla condizione di Sau. Per Capuano si tratta di una tacchettata in allenamento, Sau invece accusa un piccolo affaticamento muscolare».
SPONDA INTER- Zola parla così degli avversari: «Icardi, Shaqiri e Palacio sono giocatori pericolosissimi e lo sappiamo, ma a volte l’Inter dietro non riesce a essere altrettanto ordinata. E’ una squadra che può farti 3 gol come a Glasgow ma può anche concedertene 3».
MOMENTO CHIAVE- Sulla stagione dei rossoblù: «È un momento molto importante della nostra stagione, ma anche se vincessimo le due prossime gare in casa il campionato non sarebbe finito. Dobbiamo dare un segnale, augurandoci che i risultati ci diano ragione a differenza di qualche volta in cui abbiamo giocato anche bene senza raccogliere».
AVELAR- Su Avelar e i suoi progressi: «Sono ottimista se guardo avanti, la squadra sta allenandosi molto bene. Avelar? Quando attacca mostra un determinato valore, al momento non riesce a fare lo stesso quando difende. Ci ho parlato in settimana, credo che sia stata una chiacchierata proficua. Ora mi aspetto risposte in campo».
I CONTI SI FANNO ALLA FINE- Zola non guarda la classifica: «I risultati di oggi: il Chievo ha perso e per noi è un buon risultato, ma se devo essere sincero io non mi aspetto regali da nessuno. Meglio pensare a lavorare e a non fare errori. Guardo in casa mia e cerco di farli io i punti, poi si faranno i conti. Lavoro su quello che ho e confido che mi porti i punti necessari, non voglio ridurmi ad aspettare gli scivoloni altrui».
MANCINI- Su Mancini: «I complimenti di Mancini? Lo ringrazio sinceramente».
CAGLIARI SQUADRA VOTATA ALL’ATTACCO- Zola parla anche di ciò che lui chiede alla squadra: «Questa squadra non è stata costruita per difendere, e io non sono uno specialista della difesa. Chiaramente da quando sono qui abbiamo lavorato tanto sul reparto arretrato, ma quello che mi fa arrabbiare è quando non creiamo occasioni. Poi puoi segnare o meno, ma devi costruire».
MPOKU GIOCATORE POLIVALENTE- Su Mpoku: «Mpoku? Ha coperto diversi ruoli in carriera, nello Standard Liegi faceva la mezza punta e a volte il centrocampista esterno. Conosce il ruolo di trequartista e nel nostro modulo è quello il suo posto, ora sta lavorando per allinearsi ai ritmi del calcio italiano. Basta vederlo con la palla al piede per capirne le qualità, adesso c’è da migliorare l’amalgama col resto della squadra».