2015

Cagliari, Zeman: «Credo nella salvezza. Su M’Poku…»

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Continua il boemo: «Sau ora sta bene, spero che riuscirà ad aiutarci»

E’ pronto allo Zeman-bis il Cagliari, atteso domani dall’Empoli per la 27^ giornata di Serie A. In conferenza stampa, il tecnico boemo ha presentato così la sfida alla formazione di Sarri: «Lo spirito è lo stesso di prima, ci credevo allora e ci credo ora. Ho trovato la rosa cambiata, per il resto sono come li ho lasciati. I nuovi possono aiutarci, tutti. Cosa ho detto ai ragazzi? Ho chiesto più applicazione e responsabilità. Rispetto a due mesi fa c’è molto meno tempo, dobbiamo recuperare. Spero che sul piano del gioco non si siano dimenticati di quello che facevamo, svilupperemo ulteriormente». 

CREDO NELLA SALVEZZA «I tifosi hanno chiesto il mio ritorno? Ognuno ha i suoi gusti… Spero che domani ci sarà tanto pubblico al Sant’Elia, in casa non ho ancora vinto e vorrei che fosse la volta buona. Ho seguito il Cagliari in questi due mesi. Hanno giocato in modo diverso rispetto a prima, ma i risultati non sono stati dei migliori. Se sono tornato è perché credo nella salvezza. Poi la squadra non la salvo io, la devono salvare tutti. Rispetto l’Empoli, squadra ben organizzata. Sarà più difficile che all’andata. Le dirette avversarie? Noi pensiamo solo a noi stessi. Giocare con l’Empoli, il Cesena o la Juve è la stessa cosa. Assenti? Non ci saranno i due squalificati Cossu e Avelar, poi mancano Ekda, Donsah, Capuano e Gonzalez. Portiere? Brkic Ha fatto molto bene da quando è arrivato. I nuovi? Husbauer è un centrocampista».

SERIE A TRADIZIONE PER IL CAGLIARI – «M’Poku? Per me è un esterno. Prima gestione? Abbiamo giocato un buon calcio fino a dicembre, sprecando però troppe occasioni da gol. Mi aspetto molta responsabilità in questo senso. Sau ora sta bene, spero che riuscirà ad aiutarci. Il suo infortunio ci ha penalizzati tanto in passato. In casa avremmo potuto vincere con Atalanta, Sampdoria, Genova ed altre: non abbiamo mai sfruttato le occasioni per chiudere i conti. Chiamata inaspettata? Non mi aspettavo che mi richiamassero, non credevo che il presidente sarebbe tornato sui suoi passi. Le partite che mancano non sono facilissime, ma abbiamo il dovere di provarci. Le frizioni con i senatori? Sciocchezze, non ho mai avuto alcun problema con loro. Sono tornato perché so quanto i sardi siano legati alle tradizioni. E la Serie A è ormai una tradizione per il Cagliari. Mercato? Volevo Cristiano Ronaldo…», riportano i colleghi di Cagliarinews24.com.

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