2015

Rastelli: «Bari? Si nascondono»

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L’allenatore del club sardo in vista del big match contro i pugliesi

Cresce l’attesa a Cagliari per il big match contro il Bari. Uno scontro diretto tra due compagini che si contendono la promozione in Serie A. Alla vigilia della partita è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossoblù Massimo Rastelli, che ha fatto il punto della situazione e presentato la sfida.

GLI AVVERSARI – «La partita col Bari è più importante delle altre perché è uno scontro diretto, i due risultati possono incidere nella classifica finale e quindi un vantaggio lì potrebbe essere decisivo. Sono partite in cui è fondamentale vincere ma ancor di più non perdere. Il Bari ha l’organico più completo del campionato, anche se si sono sempre nascosti. Hanno un solo giovane, Sabelli, che fa comunque la B da anni. Gli altri hanno esperienza, così come l’allenatore. Negli ultimi due mesi loro hanno trovato un passo importante, è difficile affrontarli. L’attacco del Bari è molto forte, noi studiamo l’avversario sia nel complesso che per reparti. Vogliamo limitarli al massimo, dobbiamo essere bravi a lavorare di squadra e accorciare le distanze fra i reparti. Vietato concedere loro l’uno contro uno. Detto ciò dobbiamo viverla come una gara simile alle altre, sciorinando una delle nostre migliori prestazioni. Dobbiamo mettere in campo le caratteristiche che fin qui ci hanno permesso di ottenere i punti che abbiamo. Vogliamo chiudere il girone d’andata davanti a tutti. Ogni gara va affrontata al meglio, poi in queste partite l’importanza si sente senza bisogno di pungoli particolari. La nostra squadra sta bene, in due trasferte abbiamo fatto quattro punti che potevano essere sei. Il piccolo blocco manifestato fra Brescia e Como è superato», ha dichiarato Rastelli, come riportato dai colleghi di CagliariNews24.com. 

I SINGOLI – Rastelli ha parlato poi di alcuni elementi della rosa: «Fossati regista? Può darsi, poi ci sono Deiola, Tello, Munari, Barella e anche Joao Pedro per due maglie. Il brasiliano quel ruolo può farlo, poi so che da trequartista è più libero di esprimersi. Joao Pedro e Farias insieme? E’ successo a Livorno perché stavano molto bene, ma davanti abbiamo una batteria importante e farei fatica a rinunciare a un Sau o un Melchiorri. Mercato? Mancano tre partite alla fine del girone di andata, io sono completamente concentrato sul campo. Poi avremo modo di pensarci con calma. Il portiere titolare? E’ Storari e non si discute, qualche piccola incertezza può capitare a chiunque e in allenamento lo vedo ancora più motivato. Sappiamo di avere alle sue spalle un portiere molto preparato come Cragno, che nelle gare giocate ha fatto davvero bene. Barella? Io devo decidere quando è il momento giusto per ciascuno. Per fare la formazione io ho il vantaggio di vedere i ragazzi in settimana; a fine partita, se le cose non vanno bene, voi giornalisti avete il vantaggio di poter commentare. Tengo Nicolò in grande considerazione, è uno dei papabili per domani. Capuano lo rivedremo nel 2016, è giusto che recuperi dall’infortunio con i giusti tempi. Barreca e Murru? C’è un’alternanza fra due giocatori validi, Murru ha fatto bene e poi ultimamente Barreca ha trovato maggior condizione fisica e mentale. In questo mese tutti si devono alternare visti i tanti impegni, se uno sta fuori qualche volta è per una normale gestione delle energie».

ARBITRI – Infine, Rastelli ha commentato gli episodi arbitrali: «Le decisioni arbitrali vanno rispettate, i direttori di gara cercano solo di applicare al meglio il regolamento. In ogni gara ci possono essere episodi come quelli capitati a noi di recente. Dopo Brescia ho notato poca serenità quando arbitrano noi, quasi condizionati dalla paura di aiutarci. Noi non vogliamo alcun aiuto, gli arbitri devono essere sereni e la nostra forza non deve incidere sulle decisioni che devono rispettare solo il regolamento. Noi non facciamo polemiche, solo dopo il Como la società si è fatta sentire: gli errori capitano e non sono certo voluti. Come ci sono giocatori di livello diverso, anche fra gli arbitri ce ne sono di più bravi. Pasqua è fra questi, credo sia uno dei migliori che potessero mandarci».

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