2013

Cagliari, statistiche da centro-classifica. Ma in realtà…

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Leggere le statistiche riportate questa mattina sulla “Gazzetta dello sport” e poi andare a sbirciare la classifica e notare che il Cagliari si trovi in terzultima posizione farebbe balzare chiunque dalla poltrona. Come si è evinto sul campo, anche a chi ha sempre e comunque trovare un’imperfezione palese pure quando non ve ne fosse alcuna, i rossoblù risultano, dati alla mano, una delle migliori squadre del campionato.

Eppure i rimarcati problemi in fase conclusiva e difensiva stanno vanificando tutto il resto, sperando che la situazione non possa che migliorare con lo svolgersi del girone di ritorno, nel quale gli isolani sono chiamati ad uno scatto deciso per fare punti e tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Tenendo conto che dovranno lottare, già a partire da domenica contro il Genoa, con avversarie di tutto rispetto e con una rosa, che come la loro, farebbe auspicare a risultati di gran lunga migliori.

I sardi eccellono nella “linea di recupero palla”, dove viaggiano in testa a 40,1, denotando quanto i sardi attacchino gli avversari praticamente nei pressi della zona offensiva, riuscendo nell’intento. In nessuna delle graduatorie, la squadra dei tecnici Ivo Pulga e Diego Lopez è tra ultime posizioni. E merito va anche all’ex allenatore Massimo Ficcadenti, esonerato per lasciar posto alla nuova coppia.

A sottolineare lo spirito offensivo della formazione cagliaritana, il settimo posto per il proprio baricentro, posizione media occupata sul terreno di gioco, registrato a 53,4 metri. Solo le grandi, Atalanta esclusa, hanno fatto meglio. Buona posizione, non eccellente, in quella dei tiri totali, come prevedibile. I rossoblù arrivano nei pressi dell’area avversaria ma concludono poco e nulla. La media di 10,2 conclusioni è comunque di tutto rispetto.

Statistica da zona Europa League quella del possesso palla, per la quale la prevalenza sull’avversario di turno si è sempre notata: sesto posto con il 52,3%, dietro solo e soltanto alle big. Non benissimo invece nei contrasti vinti: nella parte medio bassa della classifica con il 16, 8%, facendo comunque meglio della Roma.

A sottolineare ancora una volta l’imprecisione dei sardi sotto porta le graduatorie relative a cross e passaggi positivi. Una media di 411,6 per questi ultimi, mentre in area viene gettata una media di 18,4 palloni a partita. Quasi mai precisi, perché il laterale Francesco Pisano ha ancora da migliorare a riguardo, mentre Gabriele Perico, leggermente migliore nello specifico fondamentale, non ha finora fatto valersi in tale fattore.

Il problema è che non può segnare solo Marco Sau. Nenè, se resta, deve ritrovare la grinta che lo ha portato ad iniziare bene la nuova stagione, lascciandosi alle spalle quella vecchia fatta di infortuni e delusioni, mentre Mauricio Pinilla risulta sempre frenato dai problemi fisici che continuano ad impadronirsi del proprio corpo, anche se alcuni suoi errori sono stati evidenti quando sarebbe stato più che utile in zona gol.

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