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Cagliari, Rugani: «Non avrei voluto lasciare il Rennes»

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Daniele Rugani, difensore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al suo passato calcistico. Le sue parole.

Daniele Rugani, difensore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a L’Equipe in merito al suo passato calcistico e alle prospettive future con la maglia rossoblù. Le sue parole.

RENNES – «Bella, giusta e sfortunata. Bella perché ho passato quattro mesi in una bella città e in un bel Paese, mi sono sentito subito a casa. Già, perché è stato un momento della mia carriera in cui ho dovuto prendere una decisione forte, una scelta strana e difficile, mettermi in discussione sportivamente, tecnicamente, mentalmente. Sfortunata, perché avevo subito pochissimi infortuni in carriera e nessuno muscolare, e lì mi sono fatto male nella seconda partita».

RICADUTA – «A causa di una ricaduta dopo tre settimane, quando mancavano pochi giorni a rientrare in gruppo. Mi stavo allenando da solo solo e mi sono fatto di nuovo male alla coscia su uno scatto. Non riesci nemmeno a trovare un colpevole, questa è la vita, non voglio vittimizzare me stesso. Venire a Rennes è una scelta che rifarei. Poiché ho imparato molto sulle persone e sul carattere, ho sperimentato in primis il mio sentendomi come un padre. Mi sono subito integrato, la città mi è piaciuta nonostante i tempi complicati, uscire, visitare, cercare di parlare con la gente. Amavo la tranquillità, la serenità nella vita di tutti i giorni, mi sentivo una persona normale, non un calciatore in giro per la città. Ero un cittadino di Rennes. La regione è meravigliosa, sono riuscito a realizzare un sogno andando a Mont-Saint-Michel. Ho intenzione di tornare in Bretagna per vedere altri posti come Saint-Malo e il Marais bretone».

DELUSIONE – «Mi dispiace non aver potuto dare un contributo, soprattutto in Champions League che è stato il motivo del mio arrivo. Giocare una volta alla settimana è una cosa, giocare due volte con la Champions è un’altra con la gestione del riposo e del turnover. Ci sono molti giovani senza esperienza europea. Dopo un ottimo inizio di campionato, questa pressione e questo investimento in Europa hanno sprecato molte energie e portato a risultati peggiori». L’INTERVISTA INTEGRALE SU CAGLIARINEWS24.

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