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Cagliari, Melis: «Nuovo stadio? Passo fondamentale per il club, non solo a livello sportivo»

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Il direttore generale dei rossoblu è tornato a parlare del nuovo stadio degli isolani, aggiungendo alcuni dettagli

Stefano Melis, direttore generale del Cagliari, ha parlato di uno dei temi più chiacchierati in casa Casteddu ovvero il nuovo stadio. Ecco le sue parole ai microfoni di Radiolina circa un argomento che interessa a tutta la Serie A.

NUOVO STADIO – «Ambiamo ad avere uno stadio più consono rispetto a oggi, con una capienza di 25 mila posti già predisposto in partenza per l’ampliamento a 30 mila. Sicuramente con 9-10 mila posti in più potremmo fare felici i tanti tifosi che oggi faticano a trovare un biglietto per le gare casalinghe del Cagliari. In questi anni siamo sempre stati primi per load factor del nostro stadio (l’indice di riempimento in relazione alla capienza), un dato emblematico di come lo stadio (Unipol Domus ndr) sia davvero troppo piccolo e ci sia bisogno di una nuova casa»

IMPATTO – «Un nuovo stadio per il Cagliari sarebbe un passo fondamentale per lo sviluppo del Club a tutto tondo, in primis a livello sportivo perché maggiori introiti vuol dire più mezzi a disposizione per crescere dal punto di vista tecnico, inteso come forza dell’organico che scende in campo. Aggiungo, avere un impianto moderno e con una maggiore capienza ci permetterebbe di attrarre più spettatori aumentando non solo gli incassi diretti, ma anche il nostro impatto mediatico, migliorando la nostra posizione all’interno del sistema di ripartizione dei diritti TV. Questo ci aiuterebbe a ottenere una fetta maggiore di quel 20% dei diritti TV legati al bacino d’utenza, come stabilito dalla Legge Melandri, potenziando ulteriormente la competitività economica e quindi sportiva»

FAMIGLIE – «Per il Club sarebbe più semplice sostenere meglio i costi operativi offrendo così un prodotto di qualità ai tifosi senza che ciò si traduca in un aumento eccessivo dei costi per le famiglie. Anzi, con maggiori entrate, potremmo anche pensare di implementare iniziative che rendano l’accesso al calcio più agevole per tutti»

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