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Cagliari Lecce, Ventura: «Per me è questione di cuore. Vi dico la mia sulla lotta salvezza»
Gian Piero Ventura ha parlato dell’imminente sfida tra Cagliari e Lecce, entrambe squadre dove l’ex CT della Nazionale ha lavorato
Gian Piero Ventura ha rilasciato un’intervista sull’edizione odierna del Quotidiano di Puglia per parlare di Cagliari e Lecce, sue ex squadre attualmente allenate da Claudio Ranieri e Luca Gotti.
TRA SARDEGNA E SALENTO – «Anni fantastici, indimenticabili. Dalla serie C alla serie A nel Salento, e subito dopo dalla B in A con il Cagliari. Ti porti nell’animo quelle stagioni, quei giorni».
ANNI GIALLOROSSI – «Bellissimi quelli che mi son portato dietro dal Salento. Quasi una sorta di favola bella. Una squadra ricostruita interamente, direttamente, io e Mimmo Cataldo, i calciatori scelti uno alla volta. Ripenso a Francioso, a Palmieri, a Mazzeo, a Cucciari, De Patre, Zanoncelli, Lorieri, gli altri».
E POI ROSSOBLU’ – «Poi andai in Sardegna e trovai un Cagliari psicologicamente distrutto dalla retrocessione, con la depressione che pesava sulla società e sul presidente. Mi caricai tutto sulle spalle, Cellino fu un grande amico, ricostruimmo la squadra con innesti qualificati, vincemmo il campionato di B e per me fu l’esordio in A nella stagione 1988-89. A Cagliari ci tornai ancora nel 2002-2003. Ecco, questo Cagliari-Lecce è per me una questione di cuore».
RANIERI VS GOTTI – «Ogni allenatore ha le proprie convinzioni e le proprie capacità. Ma le idee non hanno età. Si possono avere idee giovani in età avanzata. Conta quello che sai, come lo fai. Il calcio oggi è molto cambiato non solo sul piano del gioco, ma negli stessi rapporti, nel suo modo di essere, nella comunicazione. E conta sempre di più la società che uno ha alle spalle».
LECCE – «Gallo ultimamente è incontenibile. Ma quando parli del Lecce più che dei singoli, devi parlare di un collettivo impagabile, difficile da trovare così coeso e motivato».
SFIDA DELLA DOMUS – «Una gara molto più difficile per il Cagliari che ci arriva reduce
dallo 0-3 di Genova e con l’obbligo del risultato a tutti i costi. Sarà appassionante, da vedere. Il Lecce ha il vantaggio di stare molto bene psicologicamente, serve ad esaltare i nuovi equilibri tattici di Gotti. Molti considerano il Lecce già fuori dalla lotta salvezza per via dell’ampio vantaggio sulla terz’ultima. Dopo il Cagliari avrà l’Udinese in casa. Ai salentini basta un risultato su due partite».
LOTTA SALVEZZA – «Ci sono sorprese proprio come l’Udinese, una squadra con valori e che sognava un posto europeo, che adesso si trova in difficoltà psicologiche prima ancora che tecniche. In panchina c’è un grande come Cannavaro. L’altra grande sorpresa è il Sassuolo. Non è un caso che le formazioni costrette a lottare contro ogni previsione stiano soffrendo di più. Dell’Empoli si sapeva che avrebbe dovuto lottare. Il Frosinone era partito molto bene. L’ho visto a Torino e meritava di vincere. Angelozzi è un altro molto bravo. Nel calcio non si sa mai. Il Verona ridimensionato al mercato invernale sta sorprendendo grazie a Baroni. Il Cagliari lo vedo comunque fuori dalla mischia, dopo il Lecce».