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Cagliari Juventus, il rammarico di Allegri: «Avessimo vinto con l’Inter…»
L’allenatore della Juventus ed ex della partita Massimiliano Allegri ha commentato la vittoria in Sardegna e i passati sogni scudetto
L’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha parlato a Sky Sport al termine della vittoria a Cagliari. Di seguito, le sue dichiarazioni.
RISULTATO – «Preferisco le critiche ma basta che vinciamo. Nessuno si ricorda della scorsa partita, parlano tutti solo dell’Inter che vola verso lo scudetto. Magari ora qualcuno vorrà stravolgere anche questa vittoria. La cosa buffa è che i primi risultatisti siete voi. Volete far sembrare il calcio bello poi…».
CRITICHE E COMPLIMENTI – «Fino al 75′ col Villarreal sui siti dicevano che giocavamo bene. Preso gol siamo diventati un disastro. Qualcosa non torna, il risultato varia il giudizio. Io mi diverto molto a sentire le critiche, che a me fanno solo bene. Ogni tanto qualcuno la dice troppo grossa sul calcio in generale e mi dà fastidio. Spero che quando smetterò qualcuno abbia il coraggio di tornare a parlare dell’ABC del calcio. In Italia siamo fatti in un certo modo, giusto o sbagliato che siano. Siamo andati per 15 anni dietro a Guardiola, ma lui era avanti a noi. Quando ho detto del portiere che rinvia a 80 metri non mi hanno capito. È una variabile che ha messo all’interno della squadra. Alla fine il calcio è strano poi».
DYBALA – «Non avendo grande ritmo la gara lui poteva darci una mano, ha fatto giocate importanti. Avrebbe avuto difficoltà in una gara più intensa. Con l’Inter era tornato a correre ed era cresciuto nell’arco della partita. Io sono innamorato dei giocatori che giocano bene al calcio, io sono della vecchia generazione. Nei settori giovanili bisogna tornare ad avere insegnanti per questo».
LETTURA POST INTER – «Basta essere realisti. Avessimo vinto domenica avremmo ambito allo scudetto anche se Milan e Napoli rimanevano avanti. L’Inter anche per il calendario ora ha più facilità nel vincere lo scudetto. Normale che il contraccolpo sia forte quando vedi la luce più vicino. Dopo ti crolla il mondo addosso. A Cagliari è sempre difficile, i ragazzi sono stati molto bravi. Abbiamo creato tanto, concesso poco a loro. Oggi era da vincere per consolidare il quarto posto, Roma, Lazio e Fiorentina sono lì. Dobbiamo arrivare alle ultime due con un po’ di vantaggio».
PERCHÈ DYBALA VA VIA – «Finisce perché le storie nascono e finiscono. Finiscono tra innamorati e anche tra giocatori o allenatori e società. È la vita, la società è stata chiara. Io vado d’accordo con loro, è stata fatta questa scelta. Paulo si sta impegnando molto. Non è ancora il Dybala che conosciamo a causa degli infortuni, può dare ancora molto nei prossimi 40 giorni. Si sta dimostrando un professionista come gli altri in scadenza di contratto. La società è stata chiara sui fattori economici poi».