2013
Cagliari, finalmente gli sforzi vengono ripagati
Vendetta a parte, tre punti pesanti quelli ottenuti ieri all’Olimpico contro un assemblamento di uomini che è difficile definire una squadra di calcio, come quella che purtroppo per i tifosi romanisti al momento è la Roma. I giallorossi erano battibili, lo sono da inizio stagione, ma un successo così a mani basse era insperato. Il dominio rossoblù, come almeno nel 90% delle partite finora giocate in campionato, è stato netto sull’avversario di turno, stavolta strapazzato nonostante i due gol subiti.
Difficile trovare difetti nella prestazione di ieri, salvo il disastro difensivo sul gol del momentaneo pareggio firmato da Francesco Totti, che continua a fare la storia del calcio italiano. La barriera piazzata da Michael Agazzi si è spostata mettendolo in evidente difficoltà facendolo passare per il colpevole della situazione, quando non poteva aspettarsi che la sfera gli giungesse proprio sul suo palo. Ma vabbè, tanto poi il Cagliari ne ha fatti altri tre, creando occasioni a bizzeffe.
Nulla di nuovo, se si pensa alla maggioranza dei match persi dai capitolini in questa deludente annata, ma i ragazzi di Ivo Pulga e Diego Lopez, giocando alla stessa maniera, in altre occasioni non erano riusciti ad essere così cinici in attacco. Marco Sau è ormai un bomber fatto e finito, di sicura affidabilità e concretezza assoluta. Victor Ibarbo sembra stia mettendo da parte i numeri da clown per tornare quello visto nella scorsa annata, più propenso ad unire le sue doti da giocoliere alle esigenze della squadra.
È mancato il solito gol di Daniele Conti, che ieri ha disputato l’ennesima partita con la maglia rossoblù, aiutando i compagni a far nuovamente male alla Roma, come successe sia all’andata che al ritorno un anno fa, quando sull’altra panchina siedeva un certo Luis Enrique che è stato maltrattato aspramente in modo eccessivo e che meritava un’altra chanche sulla panchina della compagine romana.
In attesa che la giustizia faccia sì che si rigiochi anche il match di andata, e viste le condizioni attuali i sardi non vedrebbero l’ora che accadesse, l’obiettivo salvezza si avvicina. Ora sono 16 i punti che mancano per arrivare a quota 40 e ci sono tutto il tempo e le armi per conquistarli, forse addirittura sforando. Perché il vento è girato contro troppo volte per continuare a far far perdere agli isolani punti che avrebbe ampiamente meritato.