2009

Cagliari, Donadoni: “Bisogna trovare ottimismo e serenità “

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L’apertura è una battuta: “Speravo di trovare il sole. Invece…”. Invece il neo mister rossoblu Roberto Donadoni è sbarcato in Sardegna in una giornata di pioggia battente. Viene da pensare all’antico adagio sui matrimoni bagnati e fortunati. E’ la speranza di tutti i tifosi rossoblu, reduci da due sconfitte consecutive e con tanta voglia di risalire la china.

Donadoni ha firmato un contratto di due anni. Ancora da definire lo staff che lo accompagnerà  nella sua avventura cagliaritana. L’ex allenatore della Nazionale non vedeva l’ora di tornare sui campi da calcio, dopoÃ? la lontananza di un anno.”E’ bastata una chiacchierata col Presidente Cellino per convincermi. Mi ha chiesto se mi faceva piacere venire a Cagliari, e ho detto subito di sì. Ho apprezzato il modo di ragionare del Presidente. Sono pronto a cominciare il lavoro”.

Non prima di rivolgere un pensieroÃ? al suo predecessore Pierpaolo Bisoli: “Credo che abbia costruito qualcosa di positivo. Ora attraverso un momento amaro della sua carriera, che non concella quanto fatto in precedenza. Ha cercato di trasmettere alla squadra la sua impronta caratteriale. Lo chiamerò volentieri nei prossimi giorni”.

Donadoni pensa in positivo. “Bisogna partire dai pregi, dalle qualità  risapute, per correggere gli errori. Non pensiamo ora alle cose negative: sarebbe pure scorretto verso chi mi ha preceduto. Domani mattina inizierò a parlare con i ragazzi eÃ? comincerò le valutazioni”.

E’ ancora presto per parlare di singoli, moduli e schemi. “Sicuramente ogni allenatore ha le sue idee di gioco, che modifica in base ai giocatori a disposizione. Questi ragazzi sono elementi duttili: è una qualità  fondamentale nel calcio di oggi”.

Donadoni è reduce da un paio di esperienze agrodolci, con la Nazionale e il Napoli. “Preferisco pensare al futuro, non mi è mai piaciuto guardarmi alle spalle. Si impara da ogni errore, ma si deve anche imparare da ogni vittoria”.

Il Cagliari sta diventando una vera colonia bergamasca. “Forse solo quando giocavo nell’Atalanta mi è capitato di ritrovarmi con tanti concittadini. Sardi e bergamaschi in effetti si somigliano molto: è una bella gara a chi ha la testa più dura. Devo dire che la Sardegna mi ha sempre attirato come Regione”.

La promessa è di lavorare sodo, per migliorare una classifica che si sta facendo preoccupante, secondo le parole di Donadoni. “Quando sposo un progetto, mi ci getto anima e corpo. Le prospettive? Possono cambiare nell’arco di un’annata calcistica. Bisogna trovare ottimismo e serenità ,Ã? sensazioni che si trasmettono anche attraverso la gente, il pubblico. Non sono il guaritore a tutti i mali, non ho inventato l’acqua calda. Penso di essere una persona di buon senso che mette a disposizione la sua esperienza alla squadra”.

Ordine, regolarità , voglia di serenità  e normalità . Cosa chiederà  ai giocatori nel primo colloquio di domani? “Di fare quel che sanno fare. Nel momento in cui danno 7 o 8, devono esprimersi a questi livelli. Di dare il meglio di sè stessi, come cercherò di fare io”.

Un appello finale: “Il Cagliari ha bisogno di tutti e tutti hanno bisogno del Cagliari”. Parole sante. In bocca al lupo, mister.

Fonte | Cagliaricalcio.net

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