2013
Cagliari, Cellino: «Lopez qui a vita. Vogliono mandarci in B»
Le dichiarazioni del patron del club sardo dopo la sconfitta con il Bologna.
CAGLIARI CELLINO LOPEZ – Nottata al telefono per Massimo Cellino dopo la pesante sconfitta casalinga del suo Cagliari: il presidente del club sardo dalla Florida ha contattato telefonicamente il direttore sportivo Nicola Salerno per discutere del momento che sta vivendo la squadra di Diego Lopez. Cellino ha ribadito al dirigente l’intenzione di confermare il tecnico sulla panchina e poi ha utilizzato i microfoni de “La Gazzetta dello Sport” per uscire allo scoperto e dissipare le nubi intorno al futuro di Lopez.
DURO SFOGO – «Vogliono male al Cagliari e se continuano così lo faranno affondare. Ma sia chiaro: sinché sono io presidente Lopez non si tocca. Non so nulla delle voci che mi hanno attribuito. Non ho visto né la partita con la Lazio né quella col Bologna. Ma quando ho letto sull’iPad la formazione di mercoledì, ho avuto un sussulto. E ho capito che c’era qualcosa che non andava. Qualcuno scherza col fuoco, ronza attorno alla squadra e mette zizzania. Se si prosegue su questa strada, a Verona rischiamo di prenderne 5», ha dichiarato Cellino,
OMBRE IS ARENAS – Poi ha rilanciato: «Sabato sono tornato negli Stati Uniti per rivedere la mia famiglia dopo aver trascorso tre mesi durissimi a combattere per riportare il Cagliari al Sant’Elia. Questa è la risposta: fanno circolare veleno, mettono in crisi l’allenatore e i giocatori per colpire me. Una follia. Si vede che vogliono il Cagliari in B. Ma ripeto: Lopez sta con me a vita. Ho dato tutto me stesso, sono sfinito, ho pagato e sto pagando carissima questa storia dello stadio. La verità? Mi sembra di rivedere il dramma dell’Is Arenas. Se non sto vicino ai giocatori e all’allenatore, li fanno a pezzi e si retrocede».