2012

Cagliari, Cellino: “Il futuro di Nainggolan dipende dallo stadio”

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Massimo Cellino svela i suoi piani per mantenere un Cagliari competitivo anche negli anni a venire.
Il patron sardo, interrogato dai colleghi della Gazzetta dello Sport soprattutto sulla cessione di Nainggolan alla Juventus, fa sapere cosa potrebbe indurre a vendere il mediano belga: “Tengo Nainggolan, ma se entro giugno la città  di Cagliari non risolverà  il problema dello stadio, mi vedrò costretto a lasciar andare i pezzi migliori – ha dichiarato Cellino – . Sì, Marotta mi ha chiamato. Il rapporto con lui e la Juve è ottimo,ma non ci sono i presupposti per ripetere quell’operazione. Ho parlato con il ragazzo e lui sa che se dimostrerà  quanto vale nei prossimi mesi sarà  meglio per tutti. Quindi non parte. Nè mi piace l’idea di venderlo ora e di tenerlo sino alla fine della stagione. Il Cska Mosca è pronto a investire 20 milioni per questa soluzione. E anche lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti è pronto a rilanciare.
Poi Cellino parla anche degli affari in entrata, partendo dal rammarico per il mancato arrivo di Rizzo: “Avevo fatto tutto con il presidente Foti: 1,5 milioni per la comproprietà . Poi, ho conosciuto il ragazzo e non è nato il feeling giusto. Capitolo chiuso. Dionisi? C’è stato un contatto, ma con tutto il rispetto per lui è meglio riprendere Sau che con la Juve Stabia sta facendo benissimo.”
Chiusura dedicata allo stadio: “Ogni giorno c’è da superare un cavillo. Sono stanco. O i lavori iniziano per giugno o sarò costretto a cambiare politica. Mettetevi nei miei panni. Come posso chiedere a un giocatore di restare se il club non ha una casa e un progetto adeguato a certe ambizioni? Ripeto, il problema non è solo mio.

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