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Brugnera: «Cagliari mi ha fatto crescere come UOMO, ma ho un RIMPIANTO…»

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Le parole di Mario Brugnera, ex giocatore del Cagliari, sulla sua carriera con la maglia rossoblù. I dettagli

Mario Brugnera, ex giocatore del Cagliari, ha parlato a L’Unione Sarda della sua carriera in rossoblù.

PRIMA STAGIONE IN ROSSOBLU’ – «Fu una nuova avventura che mi permise di crescere come uomo e come calciatore. Nella prima stagione conquistammo il secondo posto e gettammo le basi per lo scudetto del Settanta».

1975-1982 – «Della seconda esperienza a Cagliari ricordo soprattutto la promozione dalla B alla A. Ero l’unico superstite del Cagliari dello scudetto e facevo da chioccia a giovani di belle speranze come Piras e Virdis. Il tecnico era quel grande uomo di Mario Tiddia, per lui ero un allenatore in campo».

RICORDI – «Mi sono tolto tante soddisfazioni e ho stretto tante amicizie. Gli ex compagni li sento ancora e ad alcuni, come Poli, sono particolarmente legato. Indimenticabile il 2 a 2 a Torino contro la Juve che praticamente ci permise di vincere il titolo. Durante l’intervallo eravamo sotto per via di un autogol di Nicolai, Scopigno entrò negli spogliatoi e disse «Comunardo bravissimo, non avevo mai visto un gol così bello”. Scoppiammo tutti a ridere. Dopo l’intervallo entrammo in campo nel secondo tempo più carichi che mai. Il finale lo conoscono tutti».

RIMPIANTI – «Non aver avuto spazio in Nazionale, purtroppo nel mio ruolo vi erano mostri sacri del calcio come Mazzola e Rivera, ritagliarsi un posto era praticamente impossibile. A proposito di Rivera, per me era il numero uno in assoluto».

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