2013
Cagliari: altro risultato bugiardo, ma vietato aver paura
L’ennesima sconfitta subita dai rossoblù non deve portare a conclusioni troppo affrettate. Come nella grandissima parte delle altre diciotto partite del girone di andata, anche quando battuto, il Cagliari ha sempre potuto uscire dal campo a testa alta. Contro la Lazio un’altra buona prestazione non premiata nemmeno con il minimo risultato positivo possibile, che sarebbe stato quello più giusto perché i biancocelesti la loro partita l’hanno fatta.
E oltre a farla l’hanno poi vinta, sfruttando un calcio di rigore che, regolamento alla mano parrebbe starci, ma frutto di un episodio che spesso viene interpretato male o a seconda di come gira il vento. Successe infatti lo stesso lo scorso anno con Marchetti che franò su Ibarbo rischiando di lussargli una spalla, ma fu decretato una semplice rimessa dal fondo e tutto finì lì. Ieri il fattaccio è stato però sfavorevole ai ragazzi di Ivo Pulga, espulso per la seconda partita di fila proprio per un diverbio, anche se di poco conto, con il direttore di gara Orsato.
Nonostante l’assenza in panchina del primo allenatore, Diego Lopez ha gestito con maestria la squadra, aiutandola a rendersi protagonista di una prestazione largamente al di sopra della sufficienza. Eppure, ancora una volta non è bastato.
Tuttavia il futuro non deve preoccupare i tifosi sardi. Il gruppo è vivo, sa giocare e attaccare e ha un centrocampo di spiccate qualità tecnico-tattiche. Il problema che alla fine viene sempre pagato a caro prezzo è la mancata concretezza in fase difensiva e offensiva. Escluso il penalty, gli avversari hanno colpito un palo e una traversa, collezionando poi altre opportunità. Ma gli isolani sono stati all’altezza della seconda della classe, come lo erano stati prima della sosta natalizia della Juventus capolista.
Non è certo nemmeno che la sesta caduta consecutivi condanni necessariamente il Cagliari al terzultimo posto in classifica. Il Palermo deve affrontare una difficilissima trasferta in casa del Parma, reduce da due vittorie di fila, mentre il Genoa potrebbe raccogliere qualcosa al Ferraris contro il Torino, nel migliore dei casi agganciando i rossoblù a quota 16. Il Siena, causa penalizzazione, resta ancora lontano. Ma bisogna assolutamente avere fiducia in questa squadra, perché la merita e si salverà.