2012

Cagliari: a Parma per ritrovare il sorriso, strappandolo ai nemici

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Quello che José Mourinho definì il “rumore dei nemici”, per il Cagliari e per il suo presidente Massimo Cellino è un vero e proprio frastuono in grado di spaccare i timpani e far perdere l’udito. Dopo i dissapori con il comune di Cagliari, si sono rovinati i rapporti anche con quelli di Quartu e lo stadio della rinascita potrebbe sfumare (senza sparire, si spera) dopo soli pochi mesi di vita, se la società rossoblù non dovesse stare ai patti dettati dal municipio riguardo ai lavori di completamento dell’impianto, un tempo tanto amato e vantato dalle stesse persone che ora lo snobbano. Che poi, se è per bisticiare con loro tanto vale farlo con quelli della propria città di appartenenza.

Tutto questo caos fa da sfondo ad un campionato che il Cagliari deve assolutamente rimettere in sesto dopo le ultime deludenti prestazione che hanno portato ad lunga assenza di vittorie, dopo la scorpacciata iniziale fatta quando Ivo Pulga e Diego Lopez hanno assunto le redini del gruppo dopo l’esonero di Massimo Ficcadenti.

Premesso che i giocatori sono pagati, e bene, per fare il proprio dovere, si spera che il  nuovo incubo legato allo stadio non possa inficiare l’avvicinamento alla difficile trasferta di Parma, squadra ugualmente in crisi di risultati e quindi affamata di punti. I ragazzi di Roberto Donadoni domani ne vogliono tre: a questa verità non c’è scampo.

Ci sarà da sudare come poche altre volte, per rialzare la testa e smuoversi dalle zone basse della classifica. Magari ottenendo un successo che ridarebbe non poco morale a tutto l’ambiente isolano qualora arrivasse, come successo al Tardini per ben due volte negli ultimi tre anni.

Sul campo dovrà rivedersi un gruppo compatto, attento in difesa, equilibrato a centrocampo e cinico davanti, come non lo è stato nelle ultime uscite. L’assenza di Pinilla, purtroppo, al momento non fa più testo. Spetta a Sau e Nenè, che comunque un minimo il loro l’hanno fatto, cercare di capitalizzare, sempre se arriveranno palloni giocabili in area.

Ormai il sorriso sta sparendo dalla bocca di tutti i tifosi ed è necessario ritrovarlo. Certo non tutte le venti squadre di serie A possono averlo stampato fino alla trentottesima giornata. In tre saranno costrette a piangere la retrocessione. Ma il Cagliari ha tutte le carte in regola per salvarsi con largo anticipo e passare sopra il corpo di chi sta cercando di destabilizzare il suo mondo.

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