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Cabrini scuote la Dea: «Il ciclo Atalanta non è finito»
Antonio Cabrini rimane fiducioso sul percorso dell’Atalanta e sul progetto: «Spero che Gasperini resti. La squadra è tra le prime cinque»
Una stagione sottotono per l’Atalanta, che rischia di rimanere fuori dall’Europa dopo le due qualificazioni in Champions League. Alcuni parlano di fine ciclo, ma Antonio Cabrini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, non è di questo avviso.
«L’Atalanta ha le carte in regola per giocarsela con le prime, come ha fatto sino all’anno nuovo. Poi ha cominciato a perdere punti anche a causa di infortuni ed episodi, ma la Dea per me è e rimane una delle prime cinque forze della Serie A, indipendentemente da come vada a finire questo campionato.
La frenata è sotto gli occhi di tutti e non è stata passeggera. Sui motivi, invece, il dibattito è aperto. Ci sono stati anche infortuni ed episodi sfortunati, ma non bastano a spiegare risultati così inferiori al recente passato. Di sicuro le avversarie oggi riconoscono uno status di big all’Atalanta e ripetersi per Gasperini e i suoi è più dura che in passato. Poi ci sono le dinamiche interne.
Gasperini? Non so cosa farà, ma spero che questa storia straordinaria con Bergamo non finisca. L’Atalanta non è più una cenerentola, ma ormai una big e deve porsi come obiettivo minimo quello di raggiungere l’Europa. La presenza dei Percassi è garanzia di continuità, ma tocca agli americani decidere se fare il salto in avanti: per l’Atalanta è una grande occasione».