2014

C’era una volta la favola del “Piccolo Barcellona”…

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Un 2014 orribile per il Catania, passato dall’addio alla A al nuovo rischio retrocessione

Si chiude nel peggiore dei modi un anno mestamente vissuto in casa Catania. Un 2014 che sicuramente verrà ricordato dai supporters etnei come uno tra i più bui della recente storia della società etnea. Dai fasti della Serie A, che l’avevano visto chiudere il campionato 2012/13 con il record di punti e di piazzamento, al ritorno in cadetteria con un girone d’andata concluso malinconicamente in zona play out, rappresentando, di fatto, il risultato più basso della gestione Pulvirenti.

PICCOLO BARCELLONA, GRANDI PROBLEMI – Sembrano lontani anni luce i tempi in cui il Catania godeva del simpatico appellativo di “Piccolo Barcellona”, sia per la similitudine delle tinte cromatiche che per gli ottimi risultati calcistici ed economici. Una dirigenza che sapeva dove andare, con dedizione e senza tanti fronzoli e proclami. La creazione del quartier generale a Torre del Grifo, una struttura avveniristica ed apprezzata in tutta Europa, è solo una delle tante ciliegine che hanno farcito la golosa torta rossazzurra.

SILENZIO ASSORDANTE – Una favola che, in questo 2014, si è clamorosamente sciolta come neve al sole. I soli 21 punti conquistati in altrettante giornate, hanno reso questa Natale indigesto a tutto il popolo innamorato del “Liotro”. La sensazione, a detta di molti, è che la dirigenza stia perseverando con i medesimi errori emersi nella sciagurata stagione della retrocessione. Cambi di allenatori (Pellegrino, Sannino, ed il nuovo interregno da traghettatore dell’ex attaccante del Catania), l’assenza di un direttore sportivo che avesse il polso della situazione dello spogliatoio, nonché un lavoro da amministratore delegato (quello di Cosentino) che non ha mai convinto la piazza, sia per le scelte di mercato che per il rapporto ambientale con tifoseria e stampa. Tra l’altro, questo continuo “silenzio stampa”, non ha fatto altro che alimentare il malcontento generalizzato, divenuto ormai palpabile ai piedi dell’Etna.

INFORTUNI E CARTELLINO FACILE – Il timore è che il giocattolo si sia definitamente rotto e l’unica speranza è che la dirigenza etnea rifletta sui propri errori e faccia “mea culpa”, se non con  ammissioni pubbliche, almeno con dimostrazioni e fatti concreti.  L’arrivo di Pablo Cosentino come amministratore delegato con pieni poteri, è coinciso con il periodo peggiore in termini qualitativi, così come l’approdo di Giampiero Ventrone come preparatore atletico, ha “stranamente” comportato un numero di infortuni mai visti, ben 29, dati che se non sono da “Guinness” poco ci manca. Se a questo aggiungiamo un nervosismo spropositato da parte dei calciatori etnei, che in questo girone d’andata ha “fruttato” ben 11 espulsioni e ben 79 cartellini gialli, la situazione appare più che drammatica.    

TOTO ALLENATORE – In questo caos generale, in cui si è cercato di comprendere le cause di questo clamoroso declino, gli unici a pagare sono stati sempre e solo i tecnici. Gioco forza, il primo passo da compiere in questo nuovo anno per raddrizzare un campionato imbarazzante, sarà quello di affidare sin da subito la guida tecnica ad un altro allenatore. Dopo un forte avvicinamento, sembra destinata a tramontare l’ipotesi legata a Fabio Liverani. L’attuale tecnico degli inglesi del Leyton Orient, forte degli ultimi risultati positivi, vorrebbe proseguire la sua avventura in Inghilterra. Da escludere le piste che portano a Walter Zenga (il tecnico ha già rifiutato il Cagliari e difficilmente lascerà il Dubai), così come quella che porta a Gigi Del Neri (in questo caso, l’allenatore avrebbe preteso maggiori rassicurazioni di carattere tecnico). Sicuramente prima del ritorno dei calciatori dalle vacanze natalizie (4 gennaio) la dirigenza dovrà sciogliere il “nodo tecnico”. Gli altri nomi in lista sono quelli di Ciro Ferrara, Fabrizio Ravanelli, Cristiano Bergodi, Christian Panucci, Vincenzo Torrente e Esteban Cambiasso, vale a dire tutti ex calciatori dal passato illustre e relativamente recente.

MERCATO DI RIPAZIONE – Sul fronte mercato, il Catania dovrà privarsi di alcuni “elementi ingombranti” prima di poter definire le possibili “new entry”. In uscita ci sono certamente Frison, Monzon, Almiron, Escalante e Leto. Intanto, si registra il forte interesse del Bologna per Nicolas Spolli. La società felsinea avrebbe messo sul piatto una parziale contropartita tecnica per arrivare al difensore argentino. A Catania potrebbero arrivare Michele Pazienza e Gennaro Troianiello.

 

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo

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