Hanno Detto
Burdisso: «Conte ha ricreato la BBC all’Inter. Lautaro come Messi»
Nicolas Burdisso parla dell’Inter di Antonio Conte e dello Scudetto sempre pià vicino ai nerazzurri: ecco le sue parole
Nicolas Burdisso, intervistato da La Gazzetta dello Sport, parla dell’Inter di Antonio Conte.
SERIE A – «Certo, bisogna restare sempre aggiornati. E ammetto che mi piace molto anche la Serie B: Venezia ed Empoli, ad esempio, giocano benissimo. Ho preso il patentino Uefa per poter lavorare in Europa. Ho avuto contatti con diversi club, ma aspetto il progetto giusto: mi piacerebbe tornare un giorno in Italia».
GIUDIZIO SUL CAMPIONATO – «Io credo che il livello si sia alzato parecchio. Dieci anni fa squadre meno blasonate come Atalanta, Sassuolo o Spezia avrebbero giocato per limitare gli avversari. Oggi comandano il gioco, hanno un’identità precisa, vogliono imporsi sempre, non subire. Prima tutti si sentivano più comodi senza palla. Adesso tutte vogliono controllare il gioco. Cosa c’è di meglio per crescere».
JUVE – «Il cambiamento era nell’aria, la Juve ha vinto per nove anni. Tantissimi, non si può vincere sempre. In tanti si aspettavano prima questo momento, ma ora sono contento che sia l’Inter vicina alla successione. Però devo dire che mi ha sorpreso in positivo la scelta di affidarsi a Pirlo: la gente critica sempre ma sono chiacchiere da bar. Non si può giudicare solo in base ai risultati. Andrea ha fatto vedere cose interessanti, mi auguro che a Torino abbiano la forza di difendere ancora questa scelta».
CONTE – «Conte non ama tanto cambiare, è chiaro. Alterna gli esterni, ogni tanto qualche centrocampista. Ma dietro e davanti non tocca nulla se non è costretto. Ranocchia e D’Ambrosio sono valide alternative ma Skriniar, De Vrij e Bastoni insieme sono straordinari. Sono complementari, ognuno si sposa alla perfezione con le qualità dell’altro. E qui il merito è tutto di Conte: non saranno felici gli amici interisti del paragone, ma Antonio ha creato pure a Milano la super difesa a 3 che ha fatto la storia recente della Juve».
LAUTARO – «È straordinario. In Argentina abbiamo tanti grandi attaccanti, ma solo lui e Messi hanno caratteristiche uniche. Il Toro è presente e futuro della Seleccion e dell’Inter: con questa difesa e questo attacco, Conte ha tutto per aprire anche a Milano un nuovo ciclo vincente».