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Buon compleanno a… Wladimiro Falcone

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Buon compleanno a Wladimiro Falcone, portiere del Lecce che compie oggi 28 anni. Ripercorriamo così la sua carriera

Oggi Wladimiro Falcone compie 28 anni. Ed è più che probabile che si possa anche fermare un attimo a osservare le foto della sua precoce carriera cinematografica per farsi questa domanda: «Come sono potuto passare dalla commedia all’horror?». Se ci pensate, non è un percorso facile da farsi. Piuttosto si viaggia in direzione contraria, un po’ come ha fatto Pupi Avati, partito da atmosfere da brivido impiantate in Emilia per arrivare a quell’impasto di sorrisi e malinconie che costituisce l’evoluzione del suo cinema. Invece, Wladimiro ha iniziato ad essere famoso – non che gli chiedessero l’autografo, beninteso, anche perché non conosceva ancora l’uso della scrittura -: a soli tre mesi compare in Viaggi di nozze, con Carlo Verdone che lo tiene in braccio. E fino all’adolescenza partecipa come comparsa a film e serie Tv. Poi, si dedica ad altro. E per diventare protagonista, si mette a fare il protagonista in quello spazio che riproduce perfettamente la forma dell’inquadratura: la porta di un campo di calcio. Protagonista è un termine un po’ forte, per un ragazzo che gira la provincia per mettersi in mostra e in Serie A ha poche possibilità di apparizione. Ma quando finalmente ne ha l’occasione, vale a dire diventare titolare quest’anno con il Lecce, fa tutto bene. Anzi, benissimo. La sua stagione è super, tanto che il Ct Roberto Mancini lo convoca recentemente per respirare l’aria della Nazionale. E lui, dopo averlo fatto a pieni polmoni, esprime tutta la sua soddisfazione: «Sono molto soddisfatto, bellissima esperienza, ringrazio il Lecce per l’opportunità che mi ha dato. Spero e mi auguro che non sia la prima e l’unica, ma dovrò guadagnarmelo sul campo».

Siamo nei giorni antecedenti a Lecce-Napoli. Quale migliore occasione per avanzare una candidatura più forte che sfidare la capolista? Tra l’altro Falcone vi arriva nel pieno di una stagione dove infila una partita più bella dell’altra. Una serie di prestazioni che porterebbero il Lecce a esercitare il diritto di riscatto dalla Sampdoria se non ci fosse l’indice di liquidità a bloccare la società salentina.

Un appuntamento verosimilmente rimandato, perché Falcone è una sicurezza per una squadra che ha bisogno come il pane di un portiere che riesca a fare tre cose: garantire quel surplus di punti che a fine anno significa avere offerto un contributo decisivo per guadagnarsi la permanenza in Serie A; dimostrare quella continuità che ti fa diventare un fattore di sicurezza e serenità per tutti; riuscire a limitare il passivo anche nelle giornate storte della squadra, perché evitare di subire goleade cambia poco in termini di classifica per via diretta, ma contribuisce a non deprimersi e quello ha un significato forte, anche se non semplice da contabilizzare. Wladimiro riesce in tutto. E nella sua nuova casa, si trova magnificamente: «Sono molto contento di essere andato al Lecce in prestito dalla Sampdoria. Ho rifiutato offerte allettanti di ottimi club perché volevo giocare in un posto che vive di calcio come il Lecce. Mi sento benissimo qui. Sono ancora legato alla Sampdoria, il mio contratto con loro scadrà il prossimo anno, posso tornarci ma vorrei anche restare qui». E se a Genova non lo rimpiangono perché anche Audero è una garanzia e non retrocederanno certo per colpa del portiere, i tifosi salentini sanno benissimo quanto sia Falcone sia stato decisivo per prendere punti in gare come quella di Udine o contro la Roma in casa. Poi, però, è arrivato l’horror. Giusto prima del suo compleanno, la paperona con il Napoli, per di più dopo che in precedenza si era superato su Lozano. La beffa delle beffe. Wladimiro non si preoccupi, però, e vada avanti lo stesso. Pupi Avati con La casa delle finestre che ridono ha vinto il premio della critica al Festival del Cinema Fantastico di Parigi nel 1979. Non è assolutamente detto che a fine campionato anche lui non ottenga qualche riconoscimento, sarebbe meritatissimo.

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