Serie A
Buon compleanno a… Sandi Lovric
Oggi Sandi Lovric compie 25 anni. Esattamente un anno fa, l’Udinese ne annunciava l’acquisto, con tanto di saluto finale: «Buon compleanno e ben arrivato Sandi!». Il comunicato del club friulano raccontava che dal 1° luglio 2022 il calciatore sloiveno si sarebbe accasato in Italia, con un contratto la cui data di scadenza è il 30 giugno 2027.
E per chi non lo conoscesse, il suo identikit veniva tracciato in questo modo: «Interprete duttile della mediana, può giocare davanti alla difesa ma anche in posizione più avanzata o da mezzala, grazie alla sua qualità tecnica e alla buona predisposizione a concludere a rete». L’Udinese lo aveva prelevato dal Lugano e proprio dalla Svizzera, l’anno precedente, si era ventilato un altro approdo, seppur sempre in Serie A: la Sampdoria.
https://www.calcionews24.com/ds-lugano-lovric-un-gioiello-salto-enorme-in-serie-a/ 13 aprile 2021
Ne aveva parlato Marco Padalino, il direttore sportivo degli elvetici, smentendo però l’esistenza di una trattativa: «Io la Sampdoria non l’ho sentita. Il nome di Lovric salta sempre fuori. In ogni sessione di mercato. Non credo ne abbia parlato il mio presidente. Lovric è il nostro gioiellino e purtroppo dovrà essere venduto. Dovremo fare cassa e non lo abbiamo mai nascosto». Aggiungendo una constatazione corretta, non da “venditore”, ma da conoscitore delle insidie che si accompagnano nel passaggio da un contesto a un altro, ancor più quando magari si è la stella di una squadra e si deve salire di un gradino in un’altra società e in un campionato di un livello superiore: «Il salto in Serie A sarebbe enorme».
Quando arriva a Udine, Sandi si presenta con le idee piuttosto chiare, proponendosi come un giocatore con quello che è il suo approccio esistenziale: «Cerco di essere sempre sereno: è il mio stile di vita». Parla di impegno al 100% ma con il «sorriso».
E più per mettersi un riferimento davanti che per far sognare i tifosi, elegge Luka Modric a proprio riferimento: «Con il lavoro ha sempre ottenuto grandi risultati, ha sempre parlato poco e dimostrato sul campo».
Lavoro, risultati, dimostrazioni sul campo: stelle polari che possono sicuramente essere anche lenti interpretative del primo anno di Lovric in Serie A. Dove si è messo in mostra come giocatore capace di inserimenti, bravo nell’aiutare la squadra, attento nell’accompagnare i movimenti di Pereyra. Le prestazioni più convincenti si sono avute nella prima parte del torneo, in linea con l’ottimo che la squadra ha manifestato, per poi perdere in continuità ed efficacia. Tre in particolare le gare convincenti, tutte in casa, tutte vinte e contro avversari di rango, come 3 sono finora i gol segnati ed altrettanti gli assist vincenti. In ordine cronologico, la prima partita da 7 in pagella è quella contro la Fiorentina: nell’1-0 contro i viola resta in campo 65 minuti e in quell’ora e poco più di gioco fornisce un contributo sostanziale, andando alla conclusione due volte e mixando bene qualità e quantità come richiede la partita. Nel match successivo, ancora alla Dacia Arena, il 4-0 sulla Roma produce addirittura un interrogativo che in quel momento è del tutto giustificato per quel che si vede in campo: e se l’Udinese fosse una nuova sorella? Domanda prematura, ovviamente, che troverà una risposta negativa escludendo i bianconeri dal circolo delle big, ma quel che si vede contro Mourinho è davvero materia che luccica. Lovric mette la ciliegina sulla torta golosa firmando la rete di chiusura. Un gol che nasce da un corner giallorosso, con una ripartenza fulminea dei padroni di casa e lui a finalizzare un assist di Pereyra: palla in mezzo alle gambe di Rui Patricio e fine dei giochi.
Infine, Udinese-Inter 3-1. Anche se poi segnerà a San Siro, è questa la sua partita migliore, quella che fa pensare a Sottil di avere trovato un giocatore di grande affidabilità. Se mai Sandi riuscirà ad attestarsi su questo livello, Udine sarà una tappa bella e importante per ulteriori salti in avanti della sua carriera.