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Buon compleanno a… Renan Lodi

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Oggi Renan Lodi compie 25 anni. Gioca nel Nottingham Forest e in questo giorno di vigilia di Pasqua la squadra si misurerà sul terreno dell’Aston Villa. Necessario muovere la classifica, come si dice in questi casi, perché il club famoso negli anni ’70 per il doppio successo in Coppa dei Campioni è impegnato in una difficile salvezza. Peraltro, i rossi sono reduci da una sconfitta in quel di Leeds, ma il difensore brasiliano non può annoverarsi tra i responsabili visto che sedeva in panchina. Per lui è la prima esperienza in Premier League. Vi è arrivato in prestito la scorsa estate.

A suo tempo interessava a club di prima fascia: Relevo aveva comunicato che Pep Guardiola lo riteneva il profilo perfetto per andare ad occupare la fascia sinistra del Manchester City. Ma a quanto è dato sapere, offerte non ce n’erano state. Pesava infatti la clausola messa dal suo club, l’Atletico Madrid, davvero impossibile tentare l’assalto al cielo – per così dire – visto che dovevano essere sborsati 120 milioni, quanto basta per scoraggiare acquirenti praticamente di ogni tipo.

La storia del ragazzo nato a Serrana l’8 aprile 1998 e di origini italiane parte dall’Atletico Paranaense. Si mette in luce come uno dei terzini mancini di sicuro avvenire, tanto da provocare l’interesse di diversi club. Anche dall’Italia si muovono per studiarlo: in primis lo fa la Juventus, che in maniera ricorrente penserà a lui come l’erede di Alex Sandro. Una suggestione che porta i dirigenti della Juventus sulle sue tracce

Ma a spuntarla è l’Atletico Madrid. Che ha una certa urgenza perché mentre il titolare della fascia della Juventus ancora è ben saldo sulla sua posizione oggi e ancora di più lo era nel 2019, un’esigenza impellente ha Diego Simeone. Dopo 333 presenze con la maglia biancorossa, Filipe Luis torna in patria per accasarsi al Flamengo, dove gioca ancora. Renan Lodi è il successore perfetto e l’assegno di oltre 21 milioni staccato per portarlo in Spagna dice che il club ci crede e non poco.

La scelta è giusta. Lo certifica la costante crescita del giocatore, che dallo sbarco in Europa acquista visibilità, rapida esperienza e consapevolezza dei propri mezzi. Fino a conquistare la casacca verde-oro del Brasile, giocando amichevoli, qualificazioni Mondiali e Coppa America. Dopo pochi mesi, anche le statistiche a livello di Champions League denotano il rapido apprendimento del ragazzo, che oltre alle grandi qualità in fase di possesso – stiamo parlando pur sempre di un brasiliano, no? -, appare molto applicato e attento nella fase difensiva. Ne è una dimostrazione limpida Atletico Madrid-Liverpool: Lodi è il giocatore che recupera più palloni, fa 6 intercetti e vince 2 contrasti. Di fronte ha un avversario che risponde al nome di Alexander Arnold. Eppure, nel confronto diretto, è lui a mettersi in mostra e a prevalere (e certo quell’anno, funestato dal Covid con la sua interruzione e la nuova formula di scontri diretti dai quarti in poi, rientra tra le occasioni perdute dai colchoneros, che si fanno eliminare da un Lipsia non irresistibile).

Sebbene negli anni abbia incontrato da avversario anche club italiani, come proprio la Juventus che ancora pensa a lui o il Milan che invece nel suo ruolo è coperto dalla figura di Theo Hernandez, sono state proprio le prestazioni contro i club inglesi a esaltarne le caratteristiche e – conseguentemente – a maturare l’approdo recente nel torneo più ricco e competitivo del mondo. In particolare quella di poco più di un anno fa, ritorno degli ottavi di finale di Champions League all’Old Trafford, lui a decidere l’incontro in un posizione diversa in mezzo al campo in quella che ha definito «una serata speciale» in «un ruolo difficile» e che lo vede colpire di testa su un cross al bacio di Griezmann. E che già all’andata, al Wanda Metropolitano, aveva fatto partire dal suo piede gli assist per la rete di Joao Felix e la traversa colpita da Vrsaljko. Se volete farvi un’idea di chi sia Renan Lodi, quelle due partite ne sono un esempio illuminante.

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