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Buon compleanno a… Inaki Williams

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Oggi è il compleanno di Inaki Williams, ecco i tre eventi più importanti della stagione appena conclusa per l’attaccante

Oggi Iñaki Williams compie 29 anni. La sua ultima stagione è stata particolare, piena di eventi importanti. Prima di selezionarne tre che sembrano essere i più importanti è bene raccontare il giocatore di Bilbao con origini ghanese attraverso una speranza: quella che in tanti in Italia hanno coltivato di presso un nostro club. Perché quando era un Under 23, il ragazzo appariva come un potenziale crack e non pochi si erano messi sulle sue piste. Lo avevano fatto i due club di Milano, il Napoli attraverso quello scopritore di talenti che risponde al nome di Cristiano Giuntoli e, soprattutto, la Juventus con Fabio Paratici. Il problema era rappresentato dalla clausola di rescissione, che l’Athletic aveva fissato sui 50 milioni di euro. In più, lui stesso non sembrava particolarmente voglioso di fare le valigie ed emigrare, come dichiarò senza alcun infingimento al Mundo Deportivo: «Tutti dicono che me ne andrò ma la gente parla a vanvera mettendomi in bocca parole che non ho mai detto. Io non so nulla dell’interesse della Juventus, dovreste parlarne con il mio agente: tutto questo rappresenta una sorpresa per me. Ho sempre combattuto per stare all’Athletic e non ho alcuna intenzione di cambiare aria. Il club ha fatto un grande sforzo per il mio rinnovo e io sono felice». Per essere uno che riteneva che «Del Piero fosse stato «un punto di riferimento» della sua infanzia e per avere anche segnato il primo gol proprio nella città della Mole, nella sfida di Europa League con il Torino, sembravano parole ultimative o almeno suonavano come tali. Alla prova dei fatti è andata proprio così, Iñaki non si è spostato ed è ancora lì.

Dicevamo della stagione 2022-23. Il primo evento che balza agli occhi è il record che Williams ha fatto registrare tempo fa e che quest’anno ha messo un punto fermo.

Nessuno in Spagna ha giocato più partite consecutive di lui. Quel che era riuscito ad Alfredo Di Stefano lui l’ha allungato di molto, moltissimo. E se per i più giovani il predecessore può dire poco essendo un giocatore del Novecento inoltrato, si sappia che non sono pochi coloro che ritengono la stella del Real Madrid il più forte calciatore mai esistito sulla faccia del pianeta. Più di Pelé, più di Maradona, per citare il dualismo classicamente espresso un po’ da tutti. Williams ha giocato 251 partite senza interruzioni. Un record ancora più considerevole perché nel calcio contemporaneo è più difficile di una volta: gli impegni ravvicinati e l’esistenza di rose più larghe rendono il posto fisso una condizione rara. C’è la possibilità concreta, insomma, che il suo nome rimanga a lungo nella versione iberica del Guinness dei Primati.

Il secondo fatto della stagione è recente e avrà una ricaduta sulla prossima: con un finale abbastanza sciagurato, nel quale l’Athletic Bilbao ha ottenuto solo 5 punti nelle ultime 8 giornate, il suo club ha terminato la corsa in Liga all’ottavo posto, che è esattamente il primo degli esclusi da ogni competizione europea. Lui non è certo tra i più colpevoli, visto che nell’unica vittoria del periodo – il 2-1 sul Celta Vigo – ha messo a segno il gol del vantaggio e ha fornito a Berenguer la palla del successo. Resta, però, la delusione, per uno sprint nel quale la squadra si è fatta scavalcare perché totalmente piantata sui pedali.
Un evento poi molto importante è stata la sua partecipazione al Mondiale. Non nella Spagna, dove gioca suo fratello Nico e con la quale lui ha avuto esperienze nelle rappresentative giovanili (compreso un Europeo Under 21 con tripletta di Saul Niguez ad eliminare l’Italia).

Iñaki ha scelto il Ghana e in Qatar ha perso al debutto con il Portogallo, ha vinto con la Corea del Sud ed è arrivata un’altra sconfitta nella gara con l’Uruguay, che ha determinato la beffarda eliminazione di entrambi i contendenti. Poteva andare meglio, ma anche per Nico mandato a casa dal Marocco ai rigori agli ottavi non è stata quel che si dice un’avventura piacevole.

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