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Buon compleanno a… Goncalo Ramos

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Oggi Gonçalo Ramos compie 22 anni. La stagione finita da non troppo tempo è stata decisiva per la sua crescita e per farlo diventare uno di quei giocatori di cui si parla spesso e volentieri

Oggi Gonçalo Ramos compie 22 anni. La stagione finita da non troppo tempo è stata decisiva per la sua crescita e per farlo diventare uno di quei giocatori di cui si parla spesso e volentieri. Volendo racchiudere il tutto in una sola considerazione, basterebbe usare nel suo caso la tabellina: sommando le precedenti tre annate trascorse col Benfica, l’attaccante nato a Olhão, porto di pesca nell’Algarve, aveva messo insieme 14 gol. Nel 2022-23 ha chiuso a 24, per restare a quanto combinato col club, perché poi anche sul Qatar dovremo soffermarci per capire esattamente lo stato delle cose.
Che il ragazzo fosse promettente lo si era capito in fretta. Tre anni fa era stato il capocannoniere della Uefa Youth League, un buon biglietto da visita. Noi italiani avevamo imparato a conoscerlo nel 2021, nella semifinale dell’europeo Under 21, quando il suo Portogallo superò gli azzurri in una gara dal pathos altissimo: 3-3 nei 90 minuti, 5-3 al termine dei tempi supplementari. Gonçalo in quella gara segna la terza rete e si mette in evidenza come un attaccante svelto nel pensiero. Da allora questa velocità ha assunto un andamento supersonico. Soffermandosi un attimo, viene da pensare a cosa avrebbe potuto essere questo periodo per lui e per un altro portoghese, José Mourinho, se fosse andata in porto l’ipotesi che voleva la Roma seriamente intenzionata a portarlo nella capitale.

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Peraltro, il ragazzo ogni volta che lo interrogano fa professione di concentrazione sulla partita che deve giocare. Non vive in un altro mondo, le voci di mercato sempre più tuonanti le sente, ma sembra non volerle ascoltare per tenere gli occhi fissi sull’obiettivo. Vedremo se sarà sempre così, se la bellissima Lisbona resterà il suo habitat o se si trasferirà e quando in qualche città inglese meno affascinante di cui si parla da tempo. Se il Manchester United gli fa la corte, è proprio per quanto combinato recentemente e andiamo a riviverne alcune tappe. Non si può che partire dal Mondiale e da ciò che racconteranno un giorno, magari neanche troppo lontano, gli storici del futuro o gli studiosi dei miti della nostra contemporaneità. Ed è in quel momento, quando si metteranno a spiegare come siamo usciti dall’era di Cristiano Ronaldo – che un museo dedicato se l’è già edificato – ebbene, sì, il nome di Gonçalo Ramos verrà fatto come il massimo responsabile dell’accaduto. A riprova verrà citato un sondaggio effettuato presso i portoghesi durante il Mondiale del 2022. Alla vigilia degli ottavi di finale, il 70% degli interrogati non ha dubbi: il capitano, il più grande bomber della storia rossoverde, deve essere escluso dalla formazione titolare a favore del giovane attaccante del Benfica. Tutto questo avviene dopo avere giocato appena 3 partite in nazionale e senza essere riuscito a lasciare un segno. Siccome poi, nella gara con la Svizzera, di reti ne realizza addirittura 3, il medesimo sondaggio riproposto prima della sfida successiva con il Marocco ottiene percentuali a favore di Ramos che sfiorano l’unanimità: 93,7%.

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Neanche in certe rivoluzioni ci sono così tante persone d’accordo su un’idea. «Non so cosa dire, sto vivendo un sogno» è il suo commento genuino davanti agli occhi del mondo dopo il grande exploit Mondiale. Peccato che si fermi lì, o meglio si trasformi di senso perché incontra un sogno più grande che lo annulla, quello del Marocco di diventare la prima nazionale del continente africano a raggiungere una semifinale. Nè lui, né Cristiano Ronaldo, riescono a impedire che questa cosa accada.
Raccontare questa stagione come solo positiva sarebbe uno sbaglio. Gonçalo Ramos ha fatto bene anche in Champions, soprattutto agli ottavi.

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Poi l’Inter ha interrotto anche questo percorso e il Benfica si è limitato a “consolarsi” con la vittoria del campionato, diventata un cammino sofferto dopo essere sembrata una passeggiata. Ma anche in quel caso, Gonçalo ha confermato la sua velocità e all’ultima giornata, quando bisognava vincere per chiudere i conti, per andare in gol ci ha messo appena 7 minuti.

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