Genoa News

Buon compleanno a… Filip Jagiello

Pubblicato

su

26 anni per Filip Jagiello: il polacco del Genoa tornato al grifone a tre anni dal suo addio: l’obiettivo è guadagnarsi un posto da titolare

Oggi Filip Jagiello compie 26 anni. E di motivi per festeggiare ne ha, perché dopo le 11 gare giocate tre anni fa in Serie A, si sta apprestando a tornare con il suo Genoa, col quale aveva avuto una fugace esperienza tre anni fa, fatta di sole 11 apparizioni.

Non è chiaro, né potrebbe esserlo in questa fase della stagione, se riuscirà ad essere titolare nella nuova stagione. La concorrenza è cresciuta ed in questo momento, nella bozze di formazione che circolano a proposito del Grifone, lui non fa parte dell’undici di partenza. Ma uno che l’anno scorso il campo lo ha visto 34 volte, ha fondati motivi per credere di poter giocare le sue carte. Ne ha parlato recentemente al ritiro di Moena.

Esponendo una serie di concetti che non paiono ovvi perché accompagnati da un entusiasmo genuino. In primo luogo, la grande soddisfazione per l’impresa fatta: «Era da tre anni che sognavo di tornare in Serie A e sono felicissimo di esserci riuscito con la maglia del Genoa, una squadra e una società che meritano di giocare in massima serie». Poi ci sono i propositi per la stagione che va ad iniziare: «Il prossimo campionato rappresenta una tappa fondamentale per la mia carriera, voglio dimostrare di essere un calciatore che merita la Serie A. Il mio obiettivo personale è quello di cercare di giocare il maggior numero di partite possibile».

Infine, l’orgoglio per un rinnovo di contratto fino al 2025 che cancella definitivamente quel caso che lo vide protagonista suo malgrado con la vecchia proprietà, che dovette versare 800mila euro nelle casse dello Zaglebie Lubin dopo aver perso una causa legata a una controversia contrattuale legata al suo acquisto.

Nella conferenza estiva, il polacco ha anche parlato del sogno di lasciare un segno nel tabellino dei marcatori del massimo campionato: «Un’esultanza se segno un gol in Serie A nella prossima stagione? Non ci ho ancora pensato, solitamente mi faccio trascinare dalle emozioni del momento ma per l’anno prossimo sicuro mi inventerò qualcosa». In Serie B di gol ne ha realizzati 4, colpendo Modena, Brescia, Palermo e Cosenza.

Una cifra in linea con quanto fatto in precedenza nel biennio trascorso a Brescia, dove Filip ha giocato tanto e ha dimostrato di saper esprimere una buona continuità di rendimento e una varietà di soluzioni offensive. I gol prodotti erano stati confezionati in modi diversi: destro da distanza chilometrica; inserimento nel cuore dell’area; calcio di punizione a giro. Un materiale da valorizzare, sul quale può contare molto l’apparato di idee che sta mettendo Alberto Gilardino, del quale il centrocampista ha una stima assoluta.

Ne ha parlato con Przeglad Sportowy, portale di calcio polacco: «Non lo conoscevo, ma è uno dei migliori allenatori con cui ho lavorato. Analizza sempre bene l’avversario, i suoi punti deboli e di forza, e trova sempre un modo per batterlo. Durante la partita riconosce varie situazioni sul campo». Aggiungendo annotazioni sul suo ruolo e sui compagni di reparto con i quali è chiamato a dialogare: «Mi considero un otto, oppure un dieci se giochiamo con tre centrocampisti: talvolta gioco sulla fascia ma non è la mia posizione migliore, anche se faccio bene anche lì. Sono impressionato dalla tecnica palla al piede di Milan Badelj e dalla sua calma di gioco, entrambi di livello mondiale. Apprezzo molto anche Kevin Strootman, ha un’esperienza straordinaria».

L’anno scorso, in precampionato, il Genoa aveva lanciato un segnale della sua forza in un test contro una big di Serie A.

Quest’anno, più dei risultati estivi, conterà quello che lo stesso Jagiello ha espresso quando gli hanno chiesto cosa pensa possa succedere col salto di categoria: «Noi proviamo sempre a giocare nella stessa maniera, ovvero mantenendo sempre il possesso del pallone. Certo che in Serie A troveremo squadre con maggiore qualità e quindi non sarà facile. Spero che, con entusiasmo, energie e sacrificio, riusciamo a fare bene». Per lui, in gioco, c’è anche la possibilità di centrare un altro obiettivo: mettersi in luce ed entrare nel gruppo che parteciperà all’Europeo, anche se la partenza della Polonia nel girone con 2 sconfitte nelle prime 3 partite rende l’ipotesi non così semplice da realizzare.

Exit mobile version