Serie B

Buon compleanno a… Edoardo Soleri

Pubblicato

su

Buon compleanno a… Edoardo Soleri. L’attaccante compie oggi 26 anni: un riassunto della sua carriera fin qui

Oggi Edoardo Soleri compie 26 anni. Rientra in una particolarissima lista di giocatori che si sono affacciati al grande calcio mediante l’esordio in Champions League prima che in campionato. Ne fanno parte Zaniolo, De Rossi, Cristante, Foden e persino Cristiano Ronaldo. A lui è successo il 29 settembre 2015, quando con la Roma entra in campo durante la sconfitta per il 3-2 con il BATE Borisov. Ovviamente l’evento scatena la curiosità. Chi sarà mai quel ragazzo ancora sconosciuto al grande pubblico che si va a presentare sulla ribalta europea? La Gazzetta dello Sport va a interrogare Roberto Muzzi, che l’ha cresciuto nel settore giovanile giallorosso con gli Allievi e lui lo descrive come uno dotato di un certo carattere: «Quando mi consegnarono la rosa chiesi chi fosse e mi dissero che era un centrocampista. Risposi che non mi serviva, perché nel ruolo ero coperto. E quando gli dissi di provare a fare il centravanti, rispose di no». Ad anni di distanza, il tecnico non può che provare grande soddisfazione nel constatarne la crescita: «Dopo l’esordio mi ha scritto un messaggio, dicendo che è tutto merito mio. È un ragazzo umile ed educato, oltre che un attaccante completo: ha fisico, e tecnica, e nonostante superi il metro e 90 è anche veloce. Gli dicevo che mi ricordava il primo Luca Toni, e che se fosse rimasto centrocampista non sarebbe andato lontano».
La differenza di Soleri rispetto agli altri nomi dell’elenco è che lui non va oltre quella presenza. Talvolta lo convocano in prima squadra, ma in campo in Serie A non ci scende mai.

Nel frattempo, si prende le sue soddisfazioni con la Roma Primavera vincendo tutto: campionato, Supercoppa e Coppa Italia, dove segna in finale contro la Virtus Entella. Cresce la sua curiosità nei suoi confronti. Nel dicembre del 2017 proprio noi di CalcioNews24 lo raccontiamo in maniera diffusa, sottolineando pregi e difetti da visionare nel corso della sua crescita: «Punti di forza: Da centravanti puro, c’è un movimento che in particolare Edoardo Soleri apprezza. Uno che gli piace fare spesso quando si aggira negli ultimi 16 metri: «Il movimento ad attaccare il primo palo quando sono in area. In campo cerco di dare sempre tutto e di uscire con la maglia sudata». Dotato di un’incredibile fisicità e di ottime capacità aeree, l’atletismo di Soleri gli permette di combattere ad armi pari con i difensori in area di rigore. In caso di emergenza o di rimonta alla disperata, può esser anche schierato come ala, anche grazie ai passati da trequartista prima di approdare alla Roma. Punti deboli: Non si può dire che il ragazzo non sia cosciente di cosa debba migliorare. Lui stesso dice che «dovrei migliorare l’uso del sinistro». Non ha particolari punti deboli, ma semmai deve imparare a eccellere, non rimanendo schiavo della sua completezza. Quando si è particolarmente giovani – e sembra strano dirlo nel calcio di oggi -, saper fare tutto benino è forse peggio che qualcosa in maniera eccellente».

Da lì in poi inizia un lungo tracciato, con tanti trasferimenti e qualche discesa di categoria. Si comincia con lo Spezia in Serie B; ci sono tappe in Spagna, Olanda e Portogallo. Torna in Italia, in Serie C, prima a Padova, poi a Monopoli, infine a Palermo.

E in rosanero ha nuovamente un salto in avanti e, soprattutto, si guadagna il sostegno del pubblico, che quando lo vede in campo non manca mai di manifestarglielo. Due mesi fa ha prolungato il contratto fino al 2026 e al sito del club ha manifestato una grande fiducia nel futuro: «Sono fiero per questo traguardo raggiunto, ringrazio il Palermo e il City Football Group per la fiducia che voglio continuare a ripagare in campo. Con questa gloriosa maglia ho già vissuto grandi emozioni, ma sono certo che le soddisfazioni più belle debbano ancora arrivare. Voglio condividere questa gioia con i nostri tifosi, il loro affetto nei miei confronti è incredibile, meritano davvero il meglio possibile». E chissà che le prossime candeline, fra un altro, le spenga da giocatore che finalmente è approdato in quel campionato solo sfiorato e a lungo inseguito.

Exit mobile version