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Buon compleanno a… Dele Alli

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Oggi Dele Alli compie 27 anni. Fate questo gioco nella vostra mente e ponetevi queste 3 domande. Chiedetevi intanto che fine abbia fatto: a meno che non siate così esperti di calcio internazionale da sapere tutto ed essere aggiornati anche su quei giocatori che meriterebbero un format del tipo Chi l’ha visto?, naturalmente ironico e non giustamente serio e talvolta tragico come quello che va da decenni puntualmente in onda sulla nostra Rai. Poi siate onesti e sinceri fino in fondo con voi stessi: avete mai pensato che quello che stavate vedendo, un po’ etereo nei movimenti danzanti, ma certamente un bel vedere per eleganza e tecnica, fosse un campione con la C maiuscola? Infine, applicate lo stesso atteggiamento di estrema lucidità e ammettete che, nonostante non siate tifosi del Tottenham, in nome però della bellezza del calcio non vi siate arrabbiati nel constatarne quel tasso l’inconsistenza che fa pensare alla grazia sprecata, al talento inespresso e all’ingiustizia di tutto ciò. E hai voglia di chiederti il perché: lui continua a perdere palloni come non dovrebbe e a offrire la sensazione che potrebbe inventare meraviglie se solo volesse o chissà che altro.

Fatto il test? Adesso vi spieghiamo a quale profilo corrispondete. O meglio, chi prima di voi si è esercitato nella stessa maniera.

Se considerate Dele Alli di cui non avete più notizie, ebbene, siete Senol Gunes, il tecnico del Besiktas, la squadra nella quale l’inglese è finito in prestito dalla scorsa estate. Accolto in Turchia come un’autentica star, ha un rendimento decisamente deficitario che finisce per ridurne le prestazioni. E ad un certo punto, tre settimane fa, l’allenatore si presenta in conferenza stampa e ne denuncia la sparizione. Lo fa con una certa ironia, nulla di allarmante, un po’ come certe volte fa Massimiliano Allegri quando obtorto collo deve fare il punto sugli infortunati: «Abbiamo dato a Dele Alli il permesso di prendersi una piccola pausa, ma non è ancora tornato. Sta piovendo, probabilmente è per questo che non è tornato. Stiamo cercando di scoprire dove sia». Il messaggio quanto meno scuote il giocatore, che risponde, anche perché in molti si mettono davvero a cercarlo e non il caso di trascorrere il tempo a rispondere al cellulare.

Se appartenete a chi ritiene Dele Alli un campione siete Frank Lampard. Che prima di riprendersi la responsabilità di togliere il Chelsea dalle secche di una crisi, l’anno scorso ha guidato l’Everton dove era arrivato a gennaio proprio Dele Alli. Descritto dall’allenatore come «un giocatore fantastico», nonostante fosse evidente che la nuova destinazione era arrivata perché nella parte Spurs di Londra qualcosa non funzionava.

Erano lontani i tempi di Mauricio Pochettino, l’altro allenatore che potreste essere, che agli inizi della carriera del ragazzo al Tottenham lo aveva inserito nel panheon dei fuoriclasse: «Maradona era un giocatore di grande talento e molto dotato tecnicamente: era forte, veloce e potente, ma il suo carattere… beh è quello del vincitore. Il carisma e l’energia lo rendevano così speciale e penso che il carisma fosse il miglior attributo che aveva. Un altro giocatore con carisma simile è Ronaldinho quando abbiamo giocato al Paris Saint-Germain. E devo dire che Dele Alli in quanto a carisma è esattamente come loro. All’inizio con Dele Alli era così. Lo vedevi nel suo look e nel suo modo di porsi. La gente amava e ama Dele Alli per come è».
A questo punto è più che possibile che l’esagerazione del paragone vi abbia portato a far parte di chi è arrabbiato con Dele Alli per non essersi applicato come avrebbe voluto. E qui, a seconda delle vostre preferenze, potete scegliere di essere Antonio Conte o José Mourinho, che un giorno, come di consueto, andò dritto al punto: «Ho abbastanza esperienza per dire e per capire che quando un calciatore non sta giocando bene deve assumersi le responsabilità». Una critica che peraltro, anche a mesi di distanza, lo stesso Dele Alli riteneva corretta.

In conclusione, se condividete tutte e 3 le posizioni, ritenendo Dele Alli un campione che avrebbe potuto fare di più ed è sparito, prendetene atto e datevi da fare: voi siete lui.

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