Eredivisie

Buon compleanno a… Brian Brobbey

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Oggi Brian Brobbey compie 21 anni. Ed è probabile che sia una di quelle tante giornate dove in qualche parte d’Europa un osservatore si metterà a studiarlo perché prima o poi, è fatale, il ragazzo di Amsterdam con origini ghanesi andrà via dall’Ajax e dall’Eredivisie per misurarsi con un torneo più difficile. Operazione peraltro già successa e con modesto esito la scorsa stagione. Un viaggio di andata e ritorno piuttosto rapido: la Bundesliga e l’RB Lipsia sono stati una parentesi davvero molto breve, una specie di febbre di crescita. Perché il mini Lukaku, come è stato definito con semplcistico accostamento, in Germania è sceso in campo 14 volte tra campionato, coppa nazionale e Champions League. Il numero zero alla casella gol segnati dice meglio di ogni altra cosa che è stata un’esperienza spiacevole. E tornato alla casa madre, Brobbey the beast è tornato quell’animale da gol che faceva pensare di essere sin dalla giovanissima età. Perché Brian è tipo che si fa notare da tempo e non solo per una struttura fisica massiccia e le gambe come tronchi, che a spostarlo in area di rigore non è esattamente la cosa più facile che possa capitare a un difensore. Gol ne ha sempre fatti nelle varie formazioni Under nelle quali ha giocato. Fino ad arrivare all’esordio in Eredivisie nel “lontano” 31 ottobre 2020, quando il diciottenne è entrato in campo contro il Fortuna Sittard. Sarà anche pesante la maglia dell’Ajax, ma non così tanto evidentemente per chi la porta addosso sin dalle scuole elementari e in quel vivaio ha avuto modo di capire un principio base: gioca con coraggio e tutto diventerà più semplice. Ed è così che dieci minuti dopo il suo ingresso si è buttato con successo su un pallone respinto dal palo e lo ha messo in rete. Di gol dopo ne sono arrivati altri 5 in quella stagione e 7 in quella successiva vissuta solo nella seconda metà, a recuperare ad Amsterdam la felicità perduta a Lipsia.

Quest’anno non mancavano né aspettative, né concorrenza. L’una e l’altra si sono fatte valere e quando si sono scontrate non è mancata qualche sosta prolungata in panchina. Ma resta il fatto che Brian Brobbey a oggi sia il vice-cannoniere dell’Eredivisie con 10 gol nelle prime 20 giornate del torneo. Non è poco per un ragazzo che solo quest’anno vive pienamente all’interno dell’Ajax da protagonista. Non è poco, ma potrebbe essere anche di più: perché appare evidente in molte partite la sua fatica nel connettersi con la temperatura del match. Più che un estraniarsi, sembra avere bisogno di una personale rassicurazione: quando perde qualche pallone di troppo, finisce per affievolire la sua “bestalità” e intestardirsi nel poi tenerlo troppo spalle rivolte alla porta. Un lavoro dove può migliorare in maniera forte: solo alla seconda giornata, nella goleada tennistica di Ajax-Groningen, è riuscito in questa stagione a fare da boa per l’inserimento vincente di Taylor. Altrimenti gli assist latitano: quando ne arriva uno, come nella gara inaugurale con il Fortuna Sittard (il ritorno del destino), è perché nasce da un errato controllo della sfera, che finisce per originare un dai e vai funzionante per Rensch, bravo nel capire in fretta l’approssimazione del compagno. Cosa dicono i gol realizzati quest’anno? Su MolaTv si può vedere Brobbey in azione.

In questa annata, il “mini Lukaku” qualche gol sul tipo di quelli realizzati dal prototipo originale lo ha fatto. Brobbey sa sfruttare la profondità e la porta la vede quando ce l’ha davanti. Con esplosività nelle gambe e pochi pensieri nella testa.

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