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Buon compleanno a… Adam Obert

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Oggi è il compleanno di Adam Obert, difensore del Cagliari, tornato a giocare in Serie A dopo l’anno in B coi sardi

Oggi Adam Obert compie 21 anni. Come tutti quelli della sua età, il difensore classe 2000 nato a Bratislva merita attenzione e suscita simpatia. Quando si guardano ragazzi così in ascesa, è fatale che si arrivino a immaginare scenari per così dire importanti. Lo si sente come un atto dovuto per uno che già 2 anni fa aveva saggiato la Serie A in rossoblu, per poi scendere in B con il suo Cagliari e riconquistare la massima categoria, con un duplice obiettivo: consolidarla, guidati dall’esperienza e dalle competenze di un maestro come Claudio Ranieri; proseguire sul piano personale su quella crescita che lo ha già portato a debuttare nella propria nazionale, tra l’altro proprio in coincidenza con la chiusura dell’era Hamsik. Guai a giungere a conclusioni affrettate, se non che è adesso che il neo-ventunenne deve saper cogliere l’attimo e vivere questa stagione appena agli inizi come un momento determinante. Le 33 presenze – più 2 in Coppa Italia – nel Cagliari che ha centrato l’operazione promozione costituiscono un bagaglio di credibilità, più ancora che d’esperienza.

Peraltro, ci si ricorda ancora di come Adam avesse annullato Malinovskyi in Atalanta-Cagliari di due campionati fa: magari l’ucraino quel giorno ci mise del suo e non apparve brillante, ma nulla può togliere alle capacità di controllo dello slovacco, per nulla intimorito.

E se la società ha deciso di metterlo sotto contratto fino al 2026, evidentemente, ha visto il profilo giusto per decidere una scommessa per l’avvenire, dimostrando di avere giusto nell’andarlo a prendere dalla formazione Primavera della Sampdoria.
In un’intervista al canale ufficiale del club, con una dizione che fa intuire la sua appartenenza a un Paese dell’Est ma con una lieve cadenza che tradisce anche un sospetto di vita in Sardegna ormai consolidata, in passato Obert ha espresso tutta la soddisfazione per essere finalmente entrato nel mondo della prima squadra: «A luglio ho fatto il ritiro con la prima squadra. É stata un’esperienza bellissima perché negli anni scorsi non avevo così tanto contatto con i giocatori grandi. Ho imparato tantissime cose». Ovviamente, Adam non dimentica l’allenatore che ha reso possibile il suo esordio in Serie A in un Fiorentina-Cagliari, quando già essere in panchina gli sembrava tanto, con la speranza naturalmente di fare il proprio ingresso sul rettangolo verde: «Mister Mazzarri lo devo ringraziare tanto, mi ha dato tanti consigli. É un allenatore che guarda molto i dettagli, ci parla tanto, mi dà tante indicazioni, mi prepara al meglio per la gara».

Guardando oltre il presente e risalendo ai suoi modelli di riferimento, Obert ha come idolo Sergio Ramos, praticamente un nome obbligato per occupa un posto nella linea difensiva, per poi studiare anche l’interista Bastoni in quanto mancino come lui. Ma è indicativo dell’atteggiamento della sua generazione, esattamente come da testimonianza di altri coetanei, Adam esprime grande ammirazione per Cristiano Ronaldo: in questo caso è il suo senso del lavoro, oltre che l’indubbia classe, a ispirare uno che gli attaccanti li deve fermare.
Recentemente, al termine dell’amichevole vinta con la Juventus Next Gen in preparazione del campionato 2023-24, il cagliaritano si è espresso con ancora più chiarezza circa le prospettive. É quasi un manifesto delle buone intenzioni, un elenco di propositi che potranno costituire elementi di verifica a cose avvenute: «È una stagione importante e sento la responsabilità come tutti, a maggior ragione dopo la cavalcata meravigliosa dello scorso anno che ci ha portato in Serie A e fatto enormemente felici. Sono molto motivato, voglio fare bene per me e per tutta la squadra, voglio crescere sempre per dare un contributo sempre maggiore e farmi trovare pronto in uno scenario come la Serie A. Ranieri? Già ai tempi della Sampdoria mi sono allenato qualche volta con la prima squadra guidata dal mister, è molto bello averlo come punto di riferimento anche qui in Sardegna. Conosco bene anche tutto il suo staff ed è sicuramente un vantaggio. Le palle inattive? Ho sempre battuto i corner e ora lo stiamo provando con il mister e lo staff, mi sono preparato al meglio anche su questo aspetto tattico. È importante saper aiutare la squadra su più fronti. Tutti dobbiamo dare tutto e vedo un bel gruppo che sta rinforzandosi. La salvezza è l’obiettivo e stiamo lavorando uniti in questa direzione».

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