Gianluigi Buffon in politica come George Weah? Lo vorrebbe Vittorio Sgarbi, e non solo: le ultime sul portiere della Juventus

Per Buffon politica e calcio sono due cose che possono andare a braccetto. Lo stesso Buffon ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica in cui ha parlato del suo futuro (ed è stato sibillino sul suo ritiro) e non ha escluso un ingresso in politica. La “colpa” è di Vittorio Sgarbi, critico d’arte che con la politica ha a che fare da anni essendo stato sindaco di Salemi e avendo girato un bel po’ di partiti. Un Buffon in versione George Weah non è un’ipotesi da sottovalutare, quindi, lo ha detto lo stesso portiere della Juventus.

«Sgarbi mi ha chiesto di entrare in politica, non è stato l’unico dopo il caso di Weah. Non la allontano a priori questa ipotesi anche se, come disse qualcuno, in politica si entra angeli e si esce sgualdrine» sono le dichiarazioni di Buffon, che dosa bene le parole e lascia aperto ogni spiraglio. La politica e Buffon hanno già avuto il modo di incrociare le proprie strade: da giovane, il portiere finì nella bufera per un “boia chi molla” che ancora oggi non gli viene perdonato; in seguito ha appoggiato Mario Monti e ha avuto parole di elogio per Matteo Renzi.