2018

Buffon da Fazio: «A volte va fatto un passo indietro. Futuro? Deciderò con il presidente»

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Le parole del portiere tra passato, presente e futuro ospite da Fabio Fazio. Ecco le dichiarazioni di Gigi Buffon a “Che tempo che fa”

Tiene ancora banco, in casa Juventus, la posizione di Gigi Buffon. Il portiere della Juve sembra aver cambiato idea rispetto a qualche mese fa. Gigi ha spento ieri le 40 candeline ma vorrebbe continuare a giocare. Il portiere non ha preso una decisione definitiva sul da farsi e ha rimandato tutto a fine stagione quando ci sarà un incontro con il presidente Andrea Agnelli. L’estremo difensore è pronto a tutto, anche a un rinnovo. Gigi può prolungare per almeno un’altra stagione ma molto dipenderà dal ruolo che gli verrà assegnato dalla Juventus: il portiere non vuole essere un peso ma soprattutto vuole sentirsi importante.

L’estremo difensore della Juventus è stato ospite ieri sera da Fabio Fazio nel programma “Che tempo che fa” e ha parlato della sua carriera: «Da bambino facevo il centrocampista, mi divertivo molto. Poi ho visto parare N’Kono a Italia ’90 e lì ho avuto la folgorazione. E’ stata la più bella vita che un uomo possa fare, specialmente chi ama lo sport come me». Gigi ha poi parlato del suo futuro: «Il rinnovo è l’ultimo dei miei problemi, ritirarmi non sarebbe un problema. Al momento nulla è deciso, ne parlerò con il presidente e prenderemo una decisione insieme. Per andare avanti a fare le cose non ci vogliono forzature, le cose devono essere fluide. A volte bisogna fare un passo indietro».

Buffon ha parlato del record di Maldinino alle forzature, se restasse nella mani di Maldini sarebbe comunque splendido»), delle partite da rigiocarela finale di Champions contro il Real e la finale dell’Europeo tra Italia e Spagna»), e della Nazionalericevo molti applausi, con la Juve in certi stadi storicamente ostili non c’è tutto questo affetto»). Chiosa su un suo futuro dopo il calcio giocato: «Continuo a vedermi nel mondo del calcio ma non so ancora cosa farò. Quando smetterò prenderò 5-6 mesi sabbatici e deciderò il da farsi. Presidente FIGC? Bisogna pensare al bene del calcio. Io vedrei bene Tommasi».

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