2017

Buffon esalta Allegri: «Ogni tanto ha dei prodigi»

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La Juventus ha battuto il Barcellona per 3 a 0. Gigi Buffon, protagonista con due grandi interventi, ha parlato all’indomani della gara di Champions League

Iniesta al minuto 21 di JuventusBarcellona stava già pregustando il gol che avrebbe portato la sfida sull’1-1 ma non aveva fatto i conti con Gigi Buffon. Il portiere della Juve ha parlato a “Sky Sport” della sfida di ieri, ha esaltato Allegri e non solo: «C’è soddisfazione per aver fatto bene il proprio lavoro però purtroppo finisce lì perché non ci hanno dato la coppa a fine gara e perché il passaggio del turno dobbiamo ancora conquistarlo. E’ una Juve ridisegnata dal nostro allenatore. Ogni tanto ha questi prodigi che non so dove li studia ma gli vengon bene. Gli vanno fatti i complimenti ma anche a noi che ci applichiamo. La parata più difficile di ieri? Quella su Iniesta. E’ stata molto difficile perché è una parata di istinto, di momenti, di tempismo: come se fosse un duello tra te e un avversario, una specie di danza, e speri di capire quando tirare fuori il braccio sinistro perché non lo puoi fare troppo presto perché potresti dare un vantaggio importante a lui. E poi la parata è stata importante anche per il momento della partita».

LE PAROLE DI BUFFON DOPO JUVENTUS vs BARCELLONA – «Ieri è stata una grande partita e se voglio continuare ad avere una reputazione importante come quella che ho sempre avuto devo fare queste parate, questa deve essere la normalità. Qualificazione? Parlando con amici dicevo che sono felice per la vittoria per 3 a 0 ma hai ancora la sensazione di non essere qualificato perché contro il Barcellona può succedere di tutto: contro altre squadre penseremmo già a una qualificazione, contro di loro non puoi permetterti di farlo e questo la dice lunga sul rispetto che abbiamo per loro, indipendentemente dalla rimonta con il PSG. Anzi, forse è stato un bene che ci sia stata perché andremo lì con le antenne ben dritte. Nel calcio ci sono state tante rimonte, penso a Milan-Liverpool da 3-0 a 3-3, Milan-Deportivo, io ricordo quelle percHé seguivo il Milan, era inevitabile non seguirlo perché in quegli anni dettava legge in Europa. Caso a Dortmund? Non si conoscono ancora bene le ragioni e non voglio espormi. Su due piedi dico che se avessero voluto far male, chiunque sia stato, avrebbe potuto far male ma mi sembra una specie di avvisaglia e non mi sembra ci siano degli aspetti con il terrorismo e sarebbe un bene».

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