2018

Buffon tra Juve e FIGC ma non da comparsa: i dilemmi di Gigi

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La Juventus o la Nazionale? Gigi Buffon deve prendere una decisione per decidere il suo futuro. Le ultimissime notizie

La Juventus non lo avrà in campo lunedì sera per la sfida contro il Genoa ma Gigi Buffon è ormai vicino al rientro e ha approfittato della sosta forzata, che dura ormai da un mese, per prendere una decisione sul suo futuro. Il portiere bianconero, salvo ripensamenti, lascerà il calcio giocato al termine della stagione. Unica eccezione la vittoria della Champions League: se la Juve dovesse vincere l’agognato trofeo, Gigi potrebbe proseguire fino a dicembre, per giocare il Mondiale per Club. E dopo, cosa succederà?

Al momento è impossibile sbilanciarsi ma proviamo a mettere tutte le carte in tavola. Gigi è corteggiato dalla Juventus, dalla FIGC e della FIFA. Il presidente Agnelli non vuole ‘dilapidare’ il suo patrimonio ma sarà Gigi a prendere una decisione finale. Le porte della Juventus sono e saranno sempre aperte per il portierone bianconero ma il richiamo della Nazionale, dopo la debacle con la Svezia, è forte. Marotta nei giorni scorsi ha fatto un vero e proprio endorsement: «Buffon uomo di calcio di Sibilia? La Nazionale rappresenta un patrimonio dell’intera Italia, incrementare questa valenza. Bisogna scegliere i profili migliori e Gigi può essere il profilo ideale, una nouva realtà che è determinante al fine di creare un dipartimento che secondo me verrebbe denominato ‘Club Italia’, che deve avere una sua autonomia rispetto alla figura istituzionale della Federazione. Al suo interno dovrebbero esserci elementi di grandi competenze, con un grande passato».

Secondo “Il Corriere della Sera” Gigi potrebbe rappresentare l’uomo nuovo in Federazione. Buffon accetterebbe la chiamata della Federazione ma con un ruolo importante, non con un ruolo di facciata. Gigi potrebbe gestire i delicati rapporti tra i club e la Nazionale oppure potrebbe svolgere il ruolo di team manager ma con maggiori poteri e potrebbe provare a trasmettere il senso d’appartenenza e di responsabilità alle nuove leve: un giovane dirigente capace di armonizzare il campo e l’extracampo. Un ruolo importante e non di facciata!

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