2018
Buffon, il futuro è ancora da scrivere: «Devo parlare con la società»
Il portiere della Nazionale e della Juventus ha inoltre dichiarato: «Qualunque sia il mio futuro, io sono tranquillo»
Il futuro di Gianluigi Buffon è tutt’ora un rebus, come ha lui stesso confermato, ospite della Fondazione Mirafiore a Serralunga d’Alba a Cuneo. Una visione chiara di come andranno le cose si avrà solamente dopo un colloquio con la dirigenza bianconera: «Nel calcio come nella vita le motivazioni sono tutto. Finchè avrò voglia di soffrire e di combattere andrò sicuramente avanti. Nei primi anni di carriera a spingerti è la passione, successivamente invece sono le sfide, degli obiettivi sempre nuovi. Insieme alla società dovrò capire quante energie ho ancora e se mi permetteranno o meno di continuare».
Tuttavia, qualunque sarà la risoluzione di questa vicenda, Buffon lascerà senza alcun rimpianto: «La cosa che mi rende sereno è che qualunque sarà la decisione che verrà preso ho la piena consapevolezza di aver fatto il massimo durante la mia carriera e di finirla molto gratificato per quello che ho fatto con le maglie di Parma, Juventus e Nazionale. Sono andato avanti sempre con serenità ed altruismo, mettendo sempre il bene del gruppo davanti a quello personale».
Sul toccante omaggio ad Astori, prima giovedì a Firenze durante i funerali e poi domenica negli stadi di tutt’Italia: «É stato molto bello per noi della Juventus andare a Firenze e vedere che la gente ci ha applaudito perchè ha apprezzato quello che stavamo facendo. Sono stato molto coinvolto nel saluto a Davide sia al funerale che allo stadio. Ho salutato per l’ultima volta non un mio amico ma una delle migliori persone con le quali ho avuto a che fare nel mondo dello sport. Era pulito d’animo e di pensiero e riusciva a farsi capire ed apprezzare subito da tutti. Era un bravissimo ragazzo, un antidivo. E sono contento del fatto che sia stata innalzata in questa settimana la sua immagine, perchè se lo merita»