Non bisogna piangersi addosso, ma comunque l’arbitro ha avuto le sue colpe: l’analisi di Gianluigi Buffon alla fine di Svezia-Italia

L’Italia ha perso l’andata dei playoff con la Svezia. Gianluigi Buffon è consapevole della prova sottotono degli azzurri, ma punta il dito anche contro l’arbitro Cakir, reo di aver permesso un gioco troppo duro agli svedesi. Il portiere della Nazionale ha messo pressione sul fischietto che dirigerà il ritorno a San Siro: «Qualcuno poi vedrà le gomitate che abbiamo preso, l’Italia si è conquistata un certo credito. A noi capitò un rosso a Pazzini dopo dieci minuti in Italia-Irlanda qualche anno fa. Se non è accaduto agli svedesi questa volta, penso che al ritorno possa avere un peso».

A Il Corriere dello Sport, inoltre, Buffon ha spiegato come fare a passare: «Piangersi addosso non serve a nulla. Potevamo vincerla noi con un episodio ma invece sul gol è girata male. Al ritorno speriamo di poter fare qualcosa in più, ma non abbiamo perso sei a zero. Certo, non prendere gol sarebbe già un passo avanti, poi dovremo segnarne uno. Non abbiamo creato dozzine di occasioni, ma la partita è stata maschia ed equilibrata. Al ritorno sarà delicata e dura, ma non dobbiamo iniziare con l’autocommiserazione. L’1-0 è un verdetto rimediabile».