2018
Bruno Peres: da emarginato ad eroe di Roma
Bruno Peres può rinascere: anzi, forse lo ha già fatto
Quando sul finire del mercato di gennaio aveva rifiutato il trasferimento al Genoa, in tanti se l’erano presa con lui: ma cos’altro aveva da dare alla causa della Roma quel Bruno Peres? Da tempo era finito ai margini delle rotazioni di Di Francesco. L’entusiasmo derivato dal suo acquisto, dopo l’exploit con la maglia del Torino, un lontano ricordo. E poi c’era stato quello schianto in automobile all’alba, a confermare che probabilmente il brasiliano aveva staccato la spina, che era tempo di salutare il giallorosso.
Con uno scatto d’orgoglio, però, Bruno Peres si è opposto alla corrente che lo stava trasportando lontano dalla Capitale. Ha rifiutato il Genoa, la possibilità di giocare da titolare, convinto che alla Roma qualcosa avrebbe ancora potuto dare. Che cosa? Magari un piede destro, lo stesso che nei minuti finali della gara d’andata contro lo Shakhtar Donetsk ha evitato che Facundo Ferreyra insaccasse il gol del 3-1. Un intervento miracoloso, d’istinto, quasi come la scelta di restare a Roma, arrivato in una serata in cui – se non fosse stata per la febbre di Florenzi – sarebbe finito in tribuna. Se ne sarà valsa la pena non lo scopriremo oggi né domani: ma almeno per qualche giorno Bruno Peres è un eroe, non più – o meglio, non solo – Bruno Ceres.