Calcio Estero
Bruno Peres: «Che gioia lo scudetto col Trabzonspor. Alla Roma potevo fare di più»
L’esterno brasiliano Bruno Peres ha parlato dello scudetto vinto col Trabzonspor e della sua esperienza in Italia
Bruno Peres, esterno brasiliano del Trabzosnspor, in una intervista a GianlucaDiMarzio.com ha parlato dello scudetto vinto in Turchia e della sua esperienza in Italia al Torino e alla Roma.
SCUDETTO – «Sono tre giorni che si festeggia, non aspettavano altro qui. Quando ero arrivato, l’obiettivo era finire nei primi tre posti: la squadra era forte e lo sapevamo. Ma poi abbiamo cominciato a fare delle grandi partite, ne abbiamo vinte tante di seguito e ce l’abbiamo fatta».
VENTURA – «Come a un padre. Mi ha insegnato il calcio in Italia, a crederci. Non mi faceva mai un complimento, o diceva che mi sarei esaltato troppo. Abbiamo anche litigato molto, ma poi mi abbracciava sempre e ripartivamo. Tutte le volte che torno in Italia cerco sempre di incontrarlo».
GOL NEL DERBY – «A Torino ho anche segnato il gol più bello della mia carriera. Il giorno prima di quella partita, ero in macchina con Amauri: gli dissi che avrei segnato di sicuro. Lui mi aveva detto che avrei dovuto però fargli anche un assist. Glielo promisi. E avevo ripetuto la promessa anche a cena, davanti a lui e a Josef Martinez: ‘Ve lo assicuro, domani segno’. Stavamo perdendo, a un certo punto avevo recuperato palla. Mi ero voltato, nessuno mi seguiva, e davanti avevo spazio. Allora avevo iniziato a correre, pensando di arrivare almeno vicino all’area per crossare. Ero convinto che qualcuno mi avrebbe fermato, come Vidal, che però a un certo punto era tornato verso il centro del centrocampo, perché non mi stava dietro. E poi anche Chiellini e Bonucci: si erano avvicinati, ma poi erano andati più in mezzo, dove c’era Quagliarella. Una volta entrato in area mi ero detto: ‘Non la passo più. Io qui devo tirare’. È stato un gol incredibile. Da quel giorno, i tifosi del Torino hanno capito che non ero solo un giocatore arrivato da pochi mesi. Ma Bruno Peres: quello che aveva fatto una grande rete nel derby».
ROMA – «Se ho un rimpianto, è che in quei due anni nella Capitale avrei potuto fare molto di più. Roma è una piazza difficile e io mi ero sentito arrivato. Avrei potuto fare molto di più, ma se non avessi fatto quegli errori, adesso non sarei la persona che sono diventato: si sbaglia, si impara, si cresce».