2017

Brocchi e l’esperienza cinese: «Qui è tutto diverso»

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Cristian Brocchi sta lavorando per il Jiangsu Suning: «C’è molta passione per il calcio. I tifosi dell’Inter possono star tranquilli»

Al seguito di Fabio Capello, Cristian Brocchi sta vivendo una nuova avventura in Cina con lo Jiangsu Suning. L’ex tecnico del Milan ha dato un primo bilancio di quest’esperienza a “Tuttosport”: «Positivo: quando siamo arrivati la squadra era ultima. Abbiamo recuperato quattro posizioni e ci siamo salvati con tre giornate di anticipo. Il prossimo campionato ripartirà a marzo. Noi ci ritroveremo a gennaio e  faremo quasi un mese e mezzo di preparazione al caldo tra Marbella e Dubai. A Nanchino l’inverno è molto rigido». Com’è il livello del campionato cinese? «Molto interessante perché nella stessa squadra convivono giocatori equivalenti ai calciatori delle nostre Serie A, B e C: è come avere tre categorie diverse nello stesso gruppo».

LA CINA – Quali difficoltà si incontrano? «Differenze culturali relative, ad esempio, all’alimentazione. Noi di mattina siamo abituati a fare la colazione con cappuccino e brioche. In Cina fanno quasi un pranzo. E le strutture sono molto belle, ma non sempre vengono tenute in un certo modo giorno per giorno». C’è grande interesse nei confronti dell’Inter? «Il calcio è molto seguito. Ci sono molti bar e ristoranti che trasmettono le partite. E c’è stato notevole entusiasmo quando l’Inter è andata in tournée a Nanchino. Ma in Cina non è come in Italia: la gente ti ferma per strada al massimo per un selfie, non per darti consigli di calcio come in Italia».

SPONDA INTER – In Italia ci si chiede quanto investirà Suning nell’Inter. «Se fossi un tifoso dell’Inter non mi preoccuperei. Questo gruppo è una garanzia. Ci sono linee dettate dal governo per limitare l’esportazione di capitali all’estero. Ma Zhang Jindong ha dimostrato di essere un vincente che ha costruito un impero economico». Come sono i suoi dialoghi con Capello? Siete due persone molto toste. «Diciamo che tra persone forti ci si intende bene». Cosa succederà con Ramires? «È normale che i giocatori dello Jiangsu possano avere l’aspirazione di andare a giocare nell’Inter. È qualcosa che si conquista con il lavoro e il rendimento in campo. Ma il fatto che la proprietà sia la stessa non toglie che stiamo parlando di due società diverse. Bisogna riflettere sul possibile indebolimento dello Jiangsu».

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