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Brescianini, da “giallo” a jolly del centrocampo tra dinamismo e fisicità per l’Atalanta
Brescianini diventa il nuovo jolly dell’Atalanta a centrocampo: un costruttore in mediana (con piccole doti da trequartista)
All’inizio tanti dubbi, un giallo su quel giocatore dal capello giallo prelevato dalla squadra gialloblu. L’unico “giallo” che è stato Brescianini all’Atalanta fino a questo momento si è visto sulla terza maglia, perché il ragazzo a centrocampo si sta comportando molto bene
Seppur il “finimondo con il capello biondo” venga associato a Charles De Keteleaere, Brescianini non è, citando qualche chiacchiera da BAR, il giocatore non all’altezza solo perché viene da una squadra retrocessa: un brutto piatto nel complesso non è esente da buoni ingredienti (se presi singolarmente).
L’inizio con la doppietta, qualche spezzone tra alti e bassi, poi la gara contro la Roma decisiva da subentrato dandosi da fare sia dietro che davanti, seppur il ruolo di trequartista sia più in riadattamento.
Una copia di Ederson al suo primo anno a Bergamo: un giocatore che per quanto abbia caratteristiche offensive non è un trequartista puro (posizione dove il ragazzo è stato alterno), bensì un mediano che ha fisicità e dinamismo in grado di dettare i ritmi in entrambe le fasi. Non a caso leggermente più arretrato riesca a trovarsi molto più a suo agio, e all’occorrenza staccarsi e dare una mano agli attaccanti.
Ora il suo passato che si presenta al Gewiss, contro un Milan in risalita: dove il suo contributo, soprattutto dalla panchina, potrebbe essere decisivo per il raggiungimento della nona vittoria consecutiva: aspettando che il “giallo” diventi d’oro tra qualche mese.