2020

Brescia, Tonali: in che posizione può affermarsi ad alti livelli

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La prima stagione di Tonali in Serie A è fin qui estremamente positiva. Il centrocampista bresciano è sul taccuino di tante big

Una delle poche note liete della stagione del Brescia consiste nella strepitosa annata di Sandro Tonali. Il giovane talento, all’esordio in Serie A, non ha patito il salto di categoria, giocando con una personalità e un carisma fuori dal comune. Quando lo si vede in campo, sono tante le cose che spiccano: una su tutte, la capacità di mantenere sempre la testa alta, che gli consente un’ecellente visione periferica.

Si tratta essenzialmente di un centrocampista di posizione, con un grande senso tattico in entrambe le fasi. Non si limita a giocare davanti alla difesa: è proprio un organizzatore della manovra, che catalizza su di sé tanti palloni. Un aspetto che lo ricorda a Pirlo (paragone senza dubbio inflazionato) è probabilmente nella capacità di giocare sul lungo, visto che possiede un eccellente cambio di campo. Ciò lo distingue abbastanza rispetto ai vertici bassi contemporanei, che prediligono fraseggiare sul corto.

Inoltre, possiede eccellenti qualità fisiche, con un cambio di passo notevole: basti pensare che, tra i giocatori del campionato che hanno provato almeno 40 dribbling, Tonali è quello con il tasso di riuscita maggiore (86%). Tutto ciò fa pensare che sia un profilo che, per esaltarsi, abbia bisogno di giocare con tanto campo davanti a sé. In diverse posizioni, quindi: può fare il mediano a due, il vertice basso o la mezzala bloccata. Oggi non sembra un profilo da destinare in zone troppo avanzate del campo, dove si gioca in spazi intasati di uomini. Per valorizzare la sua visione di gioco e il suo senso tattico, necessita di ricoprire una posizione molto centrale, con quindi più campo davanti a sé.

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